Salerno: all’Archivio di Stato il volume di Cavallo

L’appuntamento è per le ore 17.00 presso l’Archivio di Stato di Salerno, in Largo Abate Conforti, 7. L’incontro è organizzato da Filmidea in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Storiche e Sociali dell’Università degli Studi di Salerno.Dopo aver ospitato nell’ateneo salernitano il 5 maggio 2009 gli storici e storici del cinema Gianpiero Brunetta, Francesco Casetti, Andrea Graziosi, Giovanni Muto, Pierre Sorlin ed il 9 febbraio 2010 il critico cinematografico Gianni Canova, 35mm di storia. Clio incontra il cinema propone una nuova occasione di confronto tra la storia e il cinema. Dopo i saluti di Massimo Mazzetti, Direttore del Dipartimento di Scienze  Storiche e Sociali dell’Università di Salerno, interverranno Simona Colarizi dell’Università La Sapienza di Roma, Sebastiano Martelli dell’Università di Salerno e Pierre Sorlin dell’Università Sorbonne di Parigi. A moderare il dibattito sarà Pasquale Iaccio dell’Università di Salerno. Sarà presente l’autore. È possibile attraverso il cinema raccontare un periodo della storia del nostro paese? Quale valore documentario offrono le immagini di un film di finzione, che, per definizione, racconta un mondo che non è quello reale? Ancora: è possibile, attraverso il cinema, dare conto dei sentimenti degli spettatori e del clima dominante di un’epoca? E infine: i film possono contribuire alla costruzione dell’identità nazionale? Questi sono alcuni degli interrogativi cui il volume di Pietro Cavallo dà una risposta, tracciando, attraverso i film, un affascinante quadro di trenta anni della nostra storia, dal 1932 (Gli uomini, che mascalzoni) al 1962 (Il sorpasso, Il Gattopardo). Trenta anni, nei quali, anche attraverso i film, sperimentando esperienze comuni, gli italiani “costruivano” la loro storia, la loro identità, in definitiva il loro futuro. Un “grande” futuro, se solo si considera quanto cammino è stato percorso dall’Italia stracciona e affamata che usciva, attonita e spaventata, dalle rovine – non solo materiali – della seconda guerra mondiale. Un “grande” futuro, preparato e reso possibile, forse, anche dall’aver condiviso, nel buio di una sala dove ci si accalcava in tanti, con lo sguardo rivolto in alto, al “grande” schermo, gioie e speranze, angosce e dolori, risate e lacrime! Trenta anni, nei quali, anche attraverso i film, sperimentando esperienze comuni, gli italiani costruivano la loro storia, la loro identità, in definitiva il loro futuro. Il volume è diviso in un Trailer di natura metodologica sull’uso del cinema come fonte per la storia, un Primo Tempo sul ventennio fascista (Il fascismo e la nazionalizzazione ambivalente), un Secondo Tempo sugli anni che vanno dal dopoguerra al miracolo economico (Una nuova identità. Dalla fine della guerra al miracolo economico), un Terzo Tempo sui modi con cui il cinema italiano ha raccontato il Risorgimento (L’identità e la storia. Il risorgimento sullo schermo).