Salerno: documento per il Buon Governo degl’ Ingegneri ai candidati Presidente campani

“Benevento 82°, Avellino 93°, Salerno 95°, Caserta 103°, Napoli 106°. Questo è il triste posizionamento delle province campane nella classifica generale 2009 della qualità della vita”. Comincia così, con la fotografia scattata dal Sole 24 Ore, il “documento per il Buon Governo della Regione Campania” redatto dalla Federazione campana degli Ordini degli Ingegneri e inviato ai 4 candidati alla carica di governatore.  “In Campania – argomentano gli ingegneri – tutto diventa più difficile ed è privo di punti di riferimento certi. Su chi competerà governare la Regione nella  prossima legislatura graverà l’ enorme compito di riqualificare tutti i settori del vivere”. Il Documento, cui ha fornito un contributo determinante l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Salerno presieduto da Armando Zambrano, individua 14 priorità programmatiche: Sicurezza e controllo del territorio; Ammodernamento degli impianti di pubblica illuminazione, anche in riferimento al problema sicurezza; Sostenibilità energetica come motore dello sviluppo; Bonifica e rinaturalizzazione del territorio; Estensione della banda larga per trasformare la Campania in regione digitale; Acqua e infrastrutture idrauliche; Professionalità e potenziamento del territorio regionale; Centralità del progetto e centralità del progettista; Trasparenza e libera concorrenza nelle gare e nei concorsi di progettazione; Istituzionalizzazione della concertazione permanente; Rilancio della formazione; Riforma della macchina burocratica; Nuova scala di priorità per i trasporti regionali; Tutela del territorio e prevenzione dei rischi.  Più articolato il quadro delle proposte operative:

1) gare e concorsi di progettazione – va affrontata con urgenza la problematica relativa alle gare e concorsi di affidamento dei servizi di ingegneria da parte degli enti pubblici (progettazione, direzione dei lavori, collaudo etc.). E’ urgente prevedere sia meccanismi che consentano l’esclusione automatica delle offerte anomale e soprattutto controlli sulla qualità della prestazione svolta .

2) regolamento trasparenza segnalazioni e nomine  – Il Consiglio Regionale deve studiare un apposito Regolamento  per individuare i criteri di pubblicizzazione delle attività della Regione e per la segnalazione dei nominativi richiesti nei vari enti allo scopo di garantire la massima partecipazione, rendendo incompatibile la duplicazione delle cariche

3) formazione ed aggiornamento – Per garantire agli iscritti agli Ordini e Collegi una costante, periodica ed adeguata attività di aggiornamento in tutti i settori della tecnica, occorre studiare un progetto di formazione permanente certificato, che, approvato dalla Regione ed eventualmente cofinanziato, consenta: attribuzione di crediti formativi a tutte le iniziative formative e culturali degli Ordini; pubblicità dei crediti ottenuti dai singoli iscritti; individuazione di elenchi di professionisti volontariamente accreditatisi nelle varie discipline.

4) qualificazione degli iscritti – Occorre avviare, d’intesa con la Regione,  un progetto per certificare e valorizzare le competenze acquisite dai propri iscritti durante l’attività professionale, siano essi liberi professionisti che dipendenti.

5) carta dei servizi – Elaborazione della “ Carta dei Servizi” del cittadino della Regione Campania

6) sportello legalita’– Coordinare e promuovere la creazione di un comitato regionale che, con la partecipazione di altri enti e degli Ordini e Collegi tecnici, verifichi costantemente la regolarità delle procedure di affidamento di incarichi, di trasparenza e correttezza nell’attività della pubblica.

7) protezione civile – attivare intese con gli Ordini e Collegi per costituire dei centri di coordinamento della sicurezza in caso di calamità.

8) efficienza ed efficacia della p.a. – La pubblica amministrazione deve essere più semplice ma anche più efficiente e professionale, riducendo le aree di spoil system e dell’invadenza partitica. I piccoli comuni devono avere servizi unificati, le province devono essere meno enti e più sedi permanenti di intese e accordi, con notevole risparmio di costi.
9) rapporti con ordini e collegi – conferma degli Ordini e Collegi professionali quali controllori di attività professionali per le quali permane un effettivo interesse pubblico da tutelare, in quanto attengono ad interessi costituzionalmente garantiti o comunque di grande rilievo sociale.

10) incentivi alla formazione  pieno riconoscimento fiscale e misure di incentivazione funzionalmente collegate alla formazione e aggiornamento (praticanti e professionisti).
11) semplificazione amministrativa  gli Ordini e Collegi evidenziano le enormi difficoltà ed i tempi lunghi connessi alle procedure di rilascio di pareri ed approvazioni di competenza della Regione , che rischiano di compromettere l’insediamento di attività produttive o di dirottare finanziamenti ed investimenti in altre aree del Paese ; occorre affrontare complessivamente il problema con l’individuazione di procedure semplificate e tempi certi, affidando ai professionisti esterni, redattori delle pratiche, direttamente la responsabilità di asseverare la conformità alle norme; è indispensabile la rotazione dei dirigenti ed avviare strumenti di verifica della efficienza.

12) nuova normativa urbanistica  – Occorre pensare ad una nuova legge urbanistica, che preveda sia  procedure più snelle (e l’obbligo effettivo di redazione dei Piani Comunali)  sia contenuti tecnici per la fase operativa semplificati.

13) risparmio energetico – qualita’ degli impianti – Il risparmio energetico e la qualità degli impianti tecnologici degli edifici esistenti e da realizzare  sono obiettivi fondamentali per assicurare minori costi d’esercizio e manutenzione ma sopratutto la sicurezza dei cittadini; a tale scopo vanno applicate scrupolosamente le norme di legge già in vigore che impegnano i Comuni a verificare le progettazioni in tali campi e ad eseguire controlli per accertare la rispondenza di quanto realizzato; ciò consentirà anche l’apertura di un mercato professionale soprattutto ai tecnici più giovani particolarmente preparati su tali argomenti.

14) aggiornamento delle norme – Deve essere garantito il necessario e periodico aggiornamento (almeno annuale) delle norme regionali, che devono intendersi flessibili nel tempo per adeguarsi alle nuove esigenze che via via si prospettano, per la correzione di possibili imprecisioni  nonché per l’adeguamento  alle eventuali modifiche normative regionali e nazionali della materia, istituendo a tale scopo una commissione di monitoraggio sull’applicazione delle stesse, con il compito di elaborare anche proposte di revisione delle norme stesse e della loro applicazione.

15) raccolta delle norme regionali – Allo scopo di favorire la chiara ed uniforme applicazione delle norme, la commissione dovrà curare tra l’altro la raccolta sistematica dei provvedimenti emessi e delle circolari emanate nelle corrispondenti materie, per elaborare documenti di sintesi, cui verrà data la necessaria divulgazione anche per il tramite degli organismi di categoria.

16) attività burocratica ed amministrativa  – Va garantito che l’attività amministrativa sia improntata ai seguenti principi: tempi certi ed obbligatori per l’emissione dei provvedimenti, con l’applicazione del silenzio-assenso; sussidiarietà ed integrazione delle attività pubbliche e private; valorizzazione e formazione delle conoscenze professionali pubbliche e private; ragionevolezza e proporzionalità dell’azione amministrativa; tutela dell’affidamento del privato; semplificazione ed economicità dell’azione amministrativa, anche nell’esercizio dei poteri di autotutela; conservazione dell’atto amministrativo, anche attraverso la modifica dei contenuti dell’atto che non siano incidenti sulla struttura del medesimo; valorizzazione dell’autocertificazione quale strumento privilegiato dell’azione  amministrativa; competenza e distinzione tra attività di indirizzo politico ed attività amministrativa di attuazione; sviluppo, potenziamento e fruibilità della rete civica informatica a favore dei cittadini e dei professionisti finalizzata alla semplificazione del procedimento, anche nelle sedi decentrate pubbliche e private. potenziamento delle informazione ai cittadini ed alle categorie economiche e professionali.

17) consulenze tecniche  – gli Ordini e Collegi chiedono che vengano adeguatamente valorizzate, pur con il dovuto rispetto delle norme in materia di libera concorrenza, le professionalità tecniche locali, sicuramente adeguate ad assolvere i compiti necessari per una corretta realizzazione delle opere pubbliche e per un qualificato sviluppo urbanistico delle città.

18) infrastrutture per il rilancio dell’apparato produttivo – Occorre definire un quadro chiaro delle opere infrastrutturali compatibile con le risorse disponibili, garantendo al contempo tempi congrui; in tale ottica vanno tenute in debito conto le iniziative già intraprese quali gli interporti, l’aeroporto ed il porto commerciale che devono assicurare un’unica e coordinata piattaforma logistica che possa essere d’interesse anche per le merci provenienti nuove realtà economiche emergenti (Cina, India etc.).

19) consulta delle professioni e delle attivita’ produttive – si propone la costituzione di una Consulta permanente delle professioni e delle attività produttive per esprimere pareri e per collaborare in particolare sulle iniziative da assumere per l’avvio di un processo di rilancio dell’attività economica della Regione;

20) piano territoriale regionale – occorre adeguare la proposta di Piano Territoriale Regionale alle necessità della nostra Regione individuando le ineludibili necessità circa il sistema infrastrutturale e di uso del territorio, operando scelte precise, a differenza di quanto contenuto nell’attuale Piano, che prevede innumerevoli e scollegati interventi, creando ulteriori difficoltà nella concentrazione delle risorse su pochi ed indispensabili interventi strategici.

21) acustica ambientale – La Regione deve modificare l’attuale regolamento per la formazione degli elenchi degli esperti in acustica ambientale, eccessivamente farraginoso, che si presta anche ad usi distorti delle procedure di formazione.

22) adeguamento strutture tecniche regionali – Le strutture tecniche regionali, a partire dagli Uffici del genio Civile, hanno personale decisamente insufficiente in relazione alle numerose e gravose attività sia per la tutela dal rischio sismico che per il controllo del territorio, sia ai fini idrogeologici che ambientali. Vanno pertanto immediatamente attivate le procedure concorsuali per l’acquisizione di nuove forze professionali tecniche.

23) piano straordinario per la realizzazione di opere pubbliche – Allo scopo di consentire in tempi brevi la apertura di cantieri che consentirebbe un rapido rilancio dell’economia va effettuata una ricognizione di tutte le risorse disponibili e delle progettazioni cantierabili. Va quindi varata una legge straordinaria che consenta di avviare le opere con procedure rapide e tempi certi.

24) finanziamento l.regionale n°22 del 12/12/2006 – Norme in materia di tutela, salvaguardia e valorizzazione dell’architettura rurale”. Si chiede il finanziamento della legge in oggetto.