Bellizzi: Città Possibile incontra i cittadini…
Domenica 14 dalle 10.30 alle 12.30 presso il centro sociale polivalente di piazza Europa, Bellizzi, si è tenuta un’iniziativa politica del gruppo Città Possibile. Il tema dell’incontro è stato “Le ragioni di una città che vuole chiarezza e democrazia”. La manifestazione, che ha visto la partecipazione dei consiglieri comunali di Città Possibile, è stata aperta da un’introduzione del segretario cittadino del PD, Cristian Telese, il quale ha focalizzato il suo intervento principalmente sul tentativo di porre elementi chiarificatori riguardo la recente sentenza del TAR Campania, sezione distaccata di Salerno, che in data 4 marzo ha annullato il verbale di proclamazione degli eletti e ha disposto la ripetizione delle elezioni per il Consiglio comunale di Bellizzi in 7 sezioni su 10. Telese ha evidenziato le molteplici incongruenze diffuse pubblicamente da alcuni esponenti dell’amministrazione pro tempore riguardo la recente pronuncia del giudice amministrativo: “Chi cerca di aizzare i propri sostenitori confondendo le idee e i fatti sbaglia completamente. Affermare che il procedimento elettorale dello scorso giugno era controllato dall’amministrazione allora in carica è una baggianata enorme. Bisogna forse ricordare a questi “cattivi maestri” che i presidenti di seggio sono scelti dalla Corte d’Appello e che gli scrutatori, a Bellizzi, vengono nominati con sorteggio pubblico da 14 anni a questa parte. Di quale controllo occulto parlano? Forse si confondono con quell’epoca buia per l’Italia chiamata fascismo”. Continua Telese: “Gettare discredito sui giudici quando le decisioni prese non sono gradite e minare il rispetto delle più elementari regole democratiche, come la libertà di espressione del proprio pensiero, con intimidazioni di ogni genere, sono azioni gravissime dell’attività politica che sta caratterizzando alcuni esponenti dell’attuale amministrazione comunale. La democrazia prima di predicarla bisognerebbe praticarla e rispettarla. Il ricorso presentato da alcuni cittadini non è contra personam ma solo teso a costruire un quadro di assoluta certezza legale rispetto alle ultime elezioni comunali: chi crede di poter reggere legittimamente le sorti dell’Amministrazione comunale dovrebbe avere più interesse di noi a vederci chiaro nell’intera vicenda”. Più duro il commento di Mimmo VOLPE sull’attività amministrativa dei 9 mesi della giunta Salvioli: “Stanno dimostrando tutta la loro incapacità: licenziamenti scriteriati, concorsi-farsa, pagamenti di espropri inesistenti che stanno creando solo un grave disagio economico e sociale alle famiglie di Bellizzi. Abbiamo lasciato un bilancio sano ed in equilibrio: come avrebbero potuto assumere ben 12 convenzionati, altrimenti? L’assunzione diretta da parte di un ente pubblico è vietata se i conti non sono in ordine. Il clima di pesante intimidazione nei miei confronti e nei riguardi di tutti coloro che non si ritrovano nelle posizioni di Salvioli e company” precisa l’ex Sindaco “deve immediatamente cessare: rispetto all’affissione selvaggia ed abusiva di manifesti che mi invitavano alla “responsabilità”, con una velata minaccia di recarmi in consiglio comunale oggi, ho già prodotto un esposto-denuncia affinché le Autorità competenti compiano le indagini del caso”. Riguardo il consiglio comunale contestualmente in corso Volpe puntualizza: ”Avevamo diffidato l’amministrazione a non tenere il consiglio comunale così come strutturato in data odierna: avevamo chiesto un rinvio del consiglio e l’immediata convocazione di una conferenza dei capigruppo per decidere, nella collegialità vista la precarietà della mia come della loro carica di consigliere comunale, quali fossero i punti all’ordine del giorno realmente necessari. Bisogna ricordare, infatti, che dopo la sentenza del TAR di annullamento delle elezioni dello scorso giugno, l’amministrazione Salvioli rimarrà in carica fino alla pronuncia del Consiglio di Stato del prossimo 9 aprile solo in forza di un decreto di sospensione, peraltro un atto dovuto e consueto. Approvare il bilancio oggi, quando poi vi è un decreto del Ministero dell’Interno che proroga al 30 aprile la data ultima di approvazione di questo fondamentale documento di programmazione amministrativa, può spiegarsi solo come un atto di prepotenza istituzionale e di invasione di campo nei confronti dell’Amministrazione futura che potrebbe sorgere da un’ eventuale ripetizione delle elezioni. In ogni caso, come già abbiamo fatto per il giudizio di primo grado, siamo stati, siamo e saremo rispettosi dei rilievi che verranno prodotti dall’accertamento giudiziale del Supremo giudice amministrativo”. Da rilevare la grandiosa cornice di pubblico che ha accompagnato l’iniziativa lungo tutta la sua durata: oltre a riempire tutti i posti a sedere e nei corridoi del centro sociale, alcune centinaia di persone hanno potuto seguire dall’esterno la manifestazione tramite un maxi schermo appositamente allestito.