Regionali: Psi-Sel, de Cristofaro “Parto da Scafati, la mia città per la campagna elettorale”

Ho voluto che fosse Scafati, la città in cui vivo e lavoro da ormai vent’anni ad aprire una campagna elettorale, che mi vede coinvolta per le elezioni regionali del prossimo 28-29 marzo. Una città  di cui, in questi anni, ho imparato ad apprezzare e a far diventare mie: la storia, le tradizioni , la cultura e mi domando perchè non debba essere il posto “vivibile” e con grandi possibilità di sviluppo economico, che ha vissuto nel suo passato e che merita di rivivere nel presente. La crisi economica che attraversa tutto il Paese, non può e non deve essere accettata  passivamente, il riscatto  e’ possibile, come dice il candidato presidente De Luca “la speranza c’e’”, spetta a noi cittadini far sì che questa speranza diventi una certezza e su questa certezza costruire un futuro  che a breve termine veda rinascere un territorio, che da troppo tempo vive di promesse. Affermava un famoso statista: “Non chiedetevi cosa può fare il Paese per voi, ma cosa voi potete fare per il Paese ed e’ questo pensiero che mi ha spinta a scendere in campo, perché anch’io dopo anni d’impegno associativo e molti in questa sala sono mie compagne e compagni di viaggio nel mondo associativo e li ringrazio per tutto l’appoggio che mi danno nella quotidianità, potessi anch’io dare il mio contributo, dare la mia disponibilità a fare qualcosa, affinche’ quella macchina chiamata regione e che ci e’ apparsa negli ultimi tempi senza speranza di cambiamento, possa invece voltare pagina e non in senso di coalizione, ma in senso di “ideali e concretezza”, come cita lo slogan con cui il partito che rappresento “sinistra ecologia libertà” ha scelto per dare un messaggio chiaro agli elettori, un messaggio che è già  nelle parole racchiuse nel simbolo sinistra: perchè sia trasparente il nostro trascorso culturale e di impegno sociale, perchè è grazie a questo trascorso che personalmente non  riesco a pensare  al lavoro  solo  come  all’accumulo individuale di beni… perchè mi chiedo e gli altri quali possibilità hanno?  Troppo spesso nella nostra nazione, nella nostra regione si sente parlare di meritocrazia, di classi sociali, di felicità ottenuta solo attraverso il miraggio di superenalotto, vincite milionarie, insinuando  il pericoloso “tarlo” dell’avidità, dell’effimero, dell’egoismo per plagiare le nostre menti e assoggettarle ad un totem chiamato denaro, potere, giustificando ogni spregevole azione per raggiungere tale scopo. La felicità è in diritto di tutti, così come la dignità, che e’ il primo bene di un popolo. Sono personalmente convinta che il nostro territorio, la nostra regione, pur  in questo momento non certo felice possa essere trasformata, con donne e uomini che guardino alla politica come ad un servizio ai cittadini ed al loro benessere; lottare per questo obiettivo credo che possa farci  dire in futuro di aver vissuto degnamente. Ecologia: ogni volta che mentalmente ripercorro la storia della nostra regione, dell’agro nocerino sarnese e  gli accadimenti  degli ultimi anni: rifiuti, degrado urbanistico, inquinamento del Sarno, che continuiamo a vivere con la sua nauseabonda puzza estiva e con le acque putride che ogni giorno siamo costretti a vedere, mi chiedo come sia potuto accadere tutto ciò? Come sia potuto accadere che una società cosiddetta civile non abbia fermato, e non riesca, dopo anni, a fermare tale scempio. E’ arrivato il momento di riappropriarci  del nostro ambiente, e diventare parte attiva di questi progetti di recupero. La parola magica ormai in Italia, in Campania, sembra sia diventata “commissariamento”, non credo sia questa la strada giusta da percorrere. Se pensiamo di risolvere i nostri problemi ambientali con la manifestazione che puntuale arriva ogni estate, quando la cittadina di Scafati diventa invivibile, per poi dimenticarcene in inverno, siamo anche noi responsabili. Dobbiamo essere insistenti, diventare, perchè no, noi stessi  metaforicamente parlando degli “insetti  fastidiosi”, per gli amministratori e i politici, che una volta eletti devono  saper fare, saper legiferare e controllare ciò che è stato  messo in essere, perchè la consigliera e il consigliere regionale degna/o, di questo nome, non e’ colei / colui, che dopo l’elezione ha già in mente la prossima e si ferma lì, ma  è la persona che guarda al futuro, guarda alla futura generazione e parliamo delle future generazioni o meglio delle generazioni attuali, di un mondo giovanile che per certi  media esiste solo quando si parla di mancanza di valori, di obiettivi e prospettive, di vite spese tra happy hour  e discoteche e bla bla bla….e giu’ tutti a scandalizzarci…. ma di quei giovani che crescono sani, che si impegnano nello studio, che si dedicano allo sport, vivendo in modo sano, che cercano di farsi strada nella vita, non aspettando miracoli dal cielo, ma rimboccandosi le maniche, nessuno mai  ne parla, non fanno notizia, e soprattutto non sono sostenuti adeguatamente.