Caselle in Pittari: aumento Tarsu, interviene il Codacons

Con questo comunicato vorremmo complimentarci con la compagine dell’opposizione del Consiglio comunale di Caselle in Pittari per l’iniziativa intrapresa a contrasto degli aumenti della Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani (Tarsu). Infatti, il 6 febbraio 2010 è stata scritta, dall’opposizione e dalla stessa Amministrazione comunale, una bella pagina di democrazia partecipata in questo paese: numerosi cittadini sono intervenuti all’incontro pubblico in cui il sottoscritto era stato invitato in qualità di responsabile della sede locale del Codacons. A seguito della decisione del Consiglio comunale di Caselle in Pittari, presa a maggioranza, con la votazione contraria dell’opposizione, di approvare, lo scorso mese di ottobre 2009, una delibera (che a noi appare illegittima, trattandosi di un aumento retroattivo della Tarsu dell’86,07% per lo stesso anno 2009) la minoranza ha indetto un’assemblea pubblica per discutere della questione insieme alla cittadinanza e alla Giunta comunale. Durante l’incontro si è sviluppato un dibattito serrato sulle problematiche locali legate alla gestione dei rifiuti e su temi generali circa la necessità di potenziamento della raccolta differenziata. A nostro avviso, tuttavia, questo confronto andava aperto già da tempo dall’Amministrazione, senza aspettare la lodevole iniziativa della minoranza. Eppure, meglio tardi che mai. Il capogruppo della minoranza, Bruno Speranza, ha responsabilmente affrontato sia la questione della gestione della raccolta dei rifiuti, sia l’improvviso e sostanzioso aumento della Tarsu. Il Sindaco di Caselle ha avuto modo di prendere la parola più volte e di controbattere ai rilievi di Bruno Speranza e di altri relatori della minoranza. Il tutto in clima di civile confronto sui temi di interesse generale. Anche il sottoscritto è intervenuto, facendo presente che aveva appreso con sorpresa di questa tardiva decisione del Consiglio comunale sul sostanzioso aumento della Tarsu, che non pochi disagi avrà procurato, a giudicare dalle testimonianze raccolte in sala, ai cittadini di Caselle in Pittari che hanno visto la tariffa schizzare a livelli abbastanza alti nella classifica dei Comuni del Cilento e Vallo di Diano. Solo per fare un confronto, consideriamo il Comune di Sassano. Mentre un abitante di quest’ultimo paese paga 1,20 Eur ogni metro quadrato di superficie abitativa più un 15% di addizionale provinciale, per un totale di 1,38 Eur, un abitante di Caselle in Pittari dovrebbe pagare, stando alla delibera dello scorso ottobre (con strana validità retroattiva), 1,62 Eur più un 15% di addizionale provinciale, per un totale di 1,86 Eur ogni metro quadrato di superficie abitativa. E’ stato chiesto dalla minoranza un tavolo tecnico per affrontare e risolvere le questioni inerenti questi aumenti e per cercare di contenere i costi di gestione del servizio della raccolta dei rifiuti, per non gravare troppo pesantemente sulle tasche del cittadino che è già chiamato, oggi, ad affrontare una crisi economica di vaste proporzioni. Si spera, adesso, che la Giunta comunale, alla quale arriverà una nostra formale richiesta di accesso agli atti, voglia tener conto del responsabile invito della minoranza e cercare di venire incontro alle esigenze dei cittadini di Caselle in Pittari.

Il Responsabile della sede

Dott. Roberto De Luca

     

11 pensieri su “Caselle in Pittari: aumento Tarsu, interviene il Codacons

  1. egr. Dptt.De Luca, l’obbligo di copertura integrale del costo dello smaltimento con la TARSU è stato varato dal Governo Prodi, esecutivo dello stesso colore politico dell’opposizione all’ìamministrazione di Caselle in Pittari. Per quanto concerne l’illegittimità dell’atto che lei eccepirebbe, la sua opinione è assolutamente infondata. Basterebbe guardare che diversi commissari prefettizi (ad esempio comune di Bacoli) hanno, in corso d’anno e per ottemperare alle disposizioni di legge, aumentato la TARSU anche per una seconda volta (dopo averlo fatto in sede di approvazione di bilancio) in virtù di un aumento inatteso dei costi e per assicurarne l’intera copertura. Se lei leggesse il parere n.4 del 2008 della Corte dei Conti Campania si renderebbe chiaramente conto dell’infondatezza delle sue tesi. Meno demagogia e mistificazioni e più verità consentirebbero ai cittadini di accettare e sopportare con maggiore tranquillità lo scempio della gestione dei rifiuti perpetrato dal centro sinistra in Campania che, come conseguenza, ha appesantito in tutta la regione il peso tributario (tarsu in primis) a carico dei contribuenti.

  2. dimenticavo l’addizionale provinciale non ammonta al 15%. Prima di di scrivere si informi.

  3. Il sopruso sta nel fatto che,la tassa sulla raccolta dei r.s.u è già stata aumentata l’anno precedente del 27% per lievitare la percentuale già in quota ai cittadini,quindi il risultato finale è la somma del 27% + 86’7% uguale ad un aumento del 114% netto a carico dei cittadini in un anno, ben oltre la totale copertura del 100%. Inoltre i termini dell’istanza sono incentrati sull’aumento indiscriminato delle spese di gestione, affidata ad una società mista creata dall’amministrazione,che insieme ad una mancata programmazione e sensibilizzazione della raccolta differenziata a nostro avviso sono le cause di questo esorbitante aumento, che mette in ginocchio i cittadini già alle prese con una crisi economica non indifferente.
    PER STARE AI FATTI E NON BUTTARLA SEMPRE SUL POLITICHESE !!!!

  4. Rispondo molto volentieri a Paolo.
    Innanzitutto, prima di dare del millantatore o del demagogo ad una persona che cerca di tutelare gli interessi dei cittadini, bisognerebbe pensarci su due volte. Non fosse altro per il rispetto che queste persone meritano e per il ruolo che esse svolgono, in modo volontario, nella società.
    Per quanto concerne la mia “opinione” basta vedere cosa prevede la legge in merito alle variazioni tariffarie.
    In secondo luogo, l’addizionale TARSU è del 15% a Caselle in Pittari (delibera C.C. n. 28 del 12 Ottobre 2009).
    Io, comunque, mi firmo con nome e cognome e ci metto la faccia in quello che faccio e dico, non avendo timore di affermare quanto affermo e di ribadirlo, se necessario.
    Spero, tuttavia, che la risposta sia stata esauriente. Per il resto, come Associazione effettueremo accesso agli atti e faremo le nostre valutazioni circa il caso in questione.

  5. Egr. Dott. De Luca,
    la legge relativa alle variazioni tariffarie è generica ed è superata dall’obbligo degli Enti locali della Campania di copertura integrale del costo del servizio. Basterebbe che lei facesse una ricerca su internet per rinvenire il parere della Corte dei Conti Campania che precedentemente ho evidenziato. Per quanto concerne la TEFA (la quota da devolvere alla provincia), quella non è stabilita dai comuni ma è uguale per tutti (5%). Credo che il 15% di cui lei riferisce attiene all’abbattimento del costo dello smaltimento da coprire con la TARSU a titolo di spazzamento. La legge prevede che tale abbattimento possa essere previsto in misura che va dal 5% al 15%. Il comune di Caselle ha scelto la percentuale massima possibile per evitare di tartassare ancor più i cittadini avendo l’obbligo di attenersi alla legge PRODI (copertura del 100% del costo!). Se si informa meglio, magari, oltre ad evitare popolismo e demagogia eviterebbe perfino di dire cose inesatte.

  6. ECA + MECA + TECA = 15% di addizionale TARSU:
    un tecnicismo… ma tant’è… nelle tasche dei cittadini grava il totale… un altro 15%. Morale della favola: avrei sbagliato, nel comunicato, la definizione (non essendo un tecnico) non la somma che si tira fuori dalle tasche dei cittadini? Che grave colpa, nevvero?
    La storiella che la colpa degli aumenti è di altri, poi, fa molto comodo, per non considerare che si grava sul reddito delle persone che a stento sbarcano il lunario. Populismo? Lo vada a raccontare a chi è costretto da questi aumenti a pagare un aumento consistente della TARSU. Demagogia? Quando la si butta in politica senza considerare l’effetto vero di queste operazioni, chi fa demagogia?
    Noi faremo solo la nostra parte, dalla parte degli utenti TARSUtassati.

  7. Egr. dott. de Luca,
    ma cosa dice….l’addizionale provinciale di cui parla è la TEFA (TRIBUTO PER L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI AMBIENTALI) ed ammonta al 5%. La verità è che il governo Berlusconi ha eliminato l’ICI sulla prima abitazione nel mentre il governo PRODI ha imposto l’aumento della TARSU (avvenuto in tutti i comuni della Campania, come ben dovrebbe sapere!!!) al fine di garantire la copertura del 100% del costo del ciclo integrato dei rifiuti, perna scioglimento dei consigli comunali. La differenza è che il centro destra diminuisce le tasse ed il centro sinistra le aumenta. Se fosse intellettualmente onesto dovrebbe ammetterlo senza parlare di “storiella che la colpa è degli altri”: Non c’è nessuna storiella: c’è stato un governo regionale di sinistra che ha la responsabilità di quanto accaduto in Campania in materia di rifiuti con crescita esponenziale dei costi; vi è stato un Governo nazionale che ha imposto a tutti gli enti locali l’aumento delle tariffe della TARSU per consentire la copertura integrale del costo. Se fosse intellettualmente onesto dovrebbe anche ammettere che Caselle è in assoluto tra i comuni della Provincia di Salerno con la più bassa pressione tributaria!

  8. La mia disonestà (che traspare chiara da un refuso su una sigla) è tale che ho fatto anche un solo “secco” confronto con dati certi. E si vede appunto quanto io sia disonesto e quanto lei sia onesto:
    A Caselle 1,86 Eur ogni metro quadrato di superficie abitativa;
    a Sassano 1,38 Eur ogni metro quadrato di superficie abitativa.
    Avrei potuto citare S. Arsenio o altri paesi virtuosi… non l’ho fatto. Evviva allora la sua “onestà intellettuale”, che mi fa pensare che in tutto questo lei sia alquanto di parte (pur non rivelandosi). Di certo non sarà dalla parte degli utenti che pagano le tasse.
    Per quanto riguarda la questione immondizia, vorrei solo ricordare che la nostra associazione si è costituita parte civile nel processo che vede come imputato l’attuale presidente della Regione. E questo dovrebbe bastare. Chiudo, pertanto, ritenendo superflua qualsiasi altra interlocuzione sull’argomento.

  9. lo farò io pubblicando i dati delle tariffe TARSU di tutti i paesi della provincia di Salerno, magari indicando i paesi in cui Lei è andato a fare “scena” (solo Caselle!) dopo i consistenti aumenti (deliberati da tutti!!!) a difesa di contribuenti vessati non dagli Enti Locali ma dall’incapacità della sinistra di Bassolino e De Luca e dal Governo Prodi.

  10. Ad operare nel CODACONS e/o in altre Istituzioni analoghe come “CITTADINAZATTIVA” vorrei ricordare che sono dei Volontari. Anch’io sono uno di questi. Non entro nel merito delle “appassionate” prese di posizione politiche. Osservo solo che, a chi dedica delle ore oltre la propria settimana lavorativa per azioni di volontariato, un minimo di rispetto formale sarebbe almeno dovuto.

  11. Ciao a tutti vedo che la discussione e accesa vorrei dire la mia. Se ho capito bene a caselleprima della famigerata delibera i cittadini pagavano 0,86 a metro quadro e altri 0,86 per coprire il 100% della spesa li metteva il comune. allora se 0,86 era il 50% della tarsu il totale era 1,92 con l’altro 50% messo dal comune. Ora se per coprire tutto il costo si deve ricorrere ai cittadini gli stessi dovrebbero pagare 0,86+0,86=1,72 o sbaglio? quindi se ora i cittadini pagano il 100% del costo sborsando 1,62 e gli altri 12 centesimi li mette il comune ne deriva che IL COSTO DA COPRIRE NON E’ VARIATO DIFRONTE AGL’ANNI SCORSI E CHE QUELLO CHE E’ CAMBIATO E’ IL FATTO CHE DEVONO PAGARE TUTTO I CITTADINI PURTROPPO.In conclusione l’aumento del 114% non lo vedo affatto. Sul fatto poi della legittimita della delibera ma se l’opposizione era sicura che fosse un’atto illegittimo perche’ da ottobre ha aspettato febbraio per farsi sentire? perche non lo ha impugnato subito? non sono un legale ma credo che siano scaduti anche i termini per impugnarlo…allora altro che ottimo lavoro dell’opposizione…informazione alla gente tardiva, protesta iniziata dopo tre mesi…termini di impugnazione scaduti (forse), DIREI UN LAVORO PESSIMO. INFINE PENSO CHE L’ATTO NON SIA ILLEGITTIMO ANCHE PERCHE IL RUOLO SPAZZATURA 2009 SI PAGA NEL 2010 E SICCOME L’AUMENTO E STATO FATTO AD OTTOBRE 2009 ADA ANNO ANCORA IN CORSO SI RIFERISCE APPUNTO AL 2009 E NON AL 2008, QUINDI NON PUO CONSIDERARSI RETROATTIVO. COSA FATTA GIA DA PAOLO SU QUESTO CE UN PARERE DELLA CORTE DEI CONTI CAMPANIA DEL 2008 CHE VI INVITO AL LEGGERE AL SEGUENTE LINK
    http://www.corteconti.it/Ricerca-e-1/Gli-Atti-d/Controllo-/Documenti/Sezioni-re/Campania/Pareri/Anno-2008/4-2008-solofra—–.doc_cvt.htm
    CIAOOOOOO

I commenti sono chiusi.