Salernitana sconfitta per i suoi errori e quelli dell’arbitro

Maurizio Grillo

La Salernitana si risveglia quando ormai la frittata è fatta e riesce soltanto a rendere la sconfitta di Sassuolo meno amara trovando per due volte la via del gol dopo essere andata sotto per 3-0. I granata hanno saputo tener testa, per la verità, anche nella prima frazione di gioco rendendosi pericolosi e costringendo agli straordinari per ben due volte Bressan, l’estremo difensore di casa. Nella prima mezz’ora di gioco la squadra di Grassadonia ha risposto colpo su colpo agli attacchi del Sassuolo, ma, a cavallo tra la fine del primo e l’inizio tempo, la Salernitana è parsa fare harakiri regalando ai locali ben tre segnature in maniera più che discutibile. Prima l’autorete goffa di Balestri, dopo la papera di Polito in uscita che ha spianato la strada del gol a Quadrini ed infine la dormita generale della difesa, in particolare di Kyriazis, che ha permesso all’indisturbato Martinetti di segnare il terzo gol. Poi la Salernitana si è scossa ed ha reagito segnando prima con Soligo, che ha festeggiato con il gol la centocinquantesima presenza in maglia granata, e poi con Dionisi che, appena entrato in campo, ha messo a segno il suo terzo gol con la maglia granata anticipando l’uscita di Bressan con un pregevole tocco di esterno sinistro. I granata si sono riversati quindi in avanti alla ricerca di un pareggio, che l’arbitro Peruzzo ha negato, non concedendo un rigore sacrosanto per un intervento di mani di Rossini nella sua area di rigore. E così la gara è terminata 3-2 per i padroni di casa. A fine partita è adirato il direttore sportivo Salerno: “Avete visto tutti la direzione di gara. Ho protestato più volte contro l’arbitro, tanto che sono stato allontanato dal terreno di gioco. Ha ammonito solo nostri giocatori, non ha concesso un rigore su Fava il primo tempo. E’ vero, c’è stato anche un intervento di Kyriazis su un avversario poco prima, ma come ne avvengono tanti nell’area di rigore. Clamoroso, poi, non concedere la massima punizione su quel mani di Rossini. Non parlo di malafede da parte di Peruzzo, ma di condizionamento che un arbitro può avere quando dirige una partita tra la prima e l’ultima in classifica“. Il portiere Polito non attraversa un buon momento: “Effettivamente è vero. La tensione particolare del momento e alcune contestazioni possono condizionare il rendimento di Polito, che non è tranquillo. Ma non c’ è un problema portiere, non è che stia facendo così tanti danni”.