Culturalmente a Scafati con Ayala e Di Meo ‘Polo della legalità’

Due pubblicazioni a confronto, un unico obiettivo: offrire una panoramica sui risvolti morali e sociali di un fenomeno come quello della legalità. E’ quanto è emerso dal confronto-dibattito tenutosi sabato scorso all’Auditorium della Biblioteca Comunale nell’ambito della rassegna promossa dall’amministrazione scafatese ‘Culturalmente a Scafati’.Un confronto che, grazie all’intervento del magistrato Giuseppe Ayala, del giornalista Simone Di Meo e del professor Francesco D’Episcopo, ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università Federico II di Napoli, ha coinvolto anche gli studenti delle scuole della provincia di Salerno e Napoli, analizzando gli strumenti e le difficoltà nell’educare e formare i giovani cittadini al concetto di legalità. Nel corso del dibattito, Giuseppe Ayala, autore di Chi ha paura muore ogni giorno”, e Simone Di Meo, autore di “Faida di camorra”, a partire dalla pagina storica nella lotta dello Stato contro la criminalità che ha visto il sacrificio di Falcone e Borsellino, e ripercorrendo la spaventosa faida di camorra tra il clan del boss latitante Paolo Di Lauro e il gruppo degli “spagnoli” che ogni giorno affligge la terza metropoli italiana, hanno offerto rilevanti spunti di riflessione.“La vicinanza del magistrato Ayala alle vicende che hanno segnato la vita e la battaglia di legalità del giudice Falcone – ha dichiarato il Sindaco Pasquale Aliberti – ha costituito un valore aggiunto al dibattito, offrendo uno spaccato di verità incentrato sulla lotta alla legalità condotta da uomini coraggiosi, il cui sacrificio ha lasciato una traccia indelebile nella nostra memoria di cittadini rispettosi delle regole. E’ con grande orgoglio, pertanto, che la rassegna ‘Culturalmente a Scafati’ si attesta polo della legalità”.