Bullismo…obeso!

di Rita Occidente Lupo

Il bullismo, continua ad infilarsi per l’ingresso principale delle scuole. Il recente caso lombardo, rispolvera quel “mal di scuola” che tanti adolescenti tradiscono. Spesso, riserbo assoluto sulla motivazione. Per paura che il bullo, sferri pugni o usi vendette trasversali ancora peggiori. La linea scattante, spesso ben gradita al gruppo. Contrariamente ai kg. di troppo, che puntualmente finiscono per denigrare colui che già li trascina con sofferenza. A Piacenza, un adolescente, persecutore di vari compagni di scuola, in particolare sovrappeso. La sua aggressività, pugni e sberle ai malcapitati. Ad uno, un danno permanente alla masticazione, in seguito a percosse. L’episodio clou, campanello d’allarme per le Forze dell’Ordine, dinanzi alla violenza vera e propria. Fermata, purtroppo per il pestato, non in tempo utile a risparmiargli compromissioni fisiche. Braccialetti, per “il belligerante bulletto” e carcere minorile a Bologna. Ancora non chiara la dinamica, che avrebbe condizionato enormemente gli atteggiamenti scolastici del sedicenne. Costantemente sul sentiero di guerra verso i compagni. Un modo d’imporsi al gruppo, di sbarazzarsi di chi, all’aspetto esteriore, non corrisponde ai canoni “di una scattante estetica”. Un po’ come la favola del lupo e dell’agnello. Di predatori, nella società attuale, tanti. E troppi anche nella scuola, che attraverso i banchi, dovrebbero invece apprendere specialmente le elementari regole di convivenza civica. Invece, a volte, proprio l’aula si tramuta in campo dinamitardo per assalti verbali o schermaglie nei confronti dei più deboli. La giungla, inizia proprio dall’agenzia educativa, spesso ignara che, al di là degli apprendimenti culturali, delle valutazioni disciplinari, esiste un sottobosco d’insofferenza, di violenza, di aggressività, che predilige vittime sacrificali inermi o completamente ignare dell’homo homini lupus!