Salerno:Consiglio Provinciale,fuori i precari,dentro Moscatiello

Aldo Bianchini                                                                                                                                                       Inizia intorno mezzogiorno, con un’ora di ritardo sul previsto, il Consiglio Provinciale incentrato sulle iniziative dell’Amministrazione a sostegno delle problematiche attinenti al precariato della scuola e delle imprese. C’è la tolleranza, è stato spiegato dagli addetti ai lavori mentre già qualcono operava per il colpaccio. Per i pochi presenti un siparietto iniziale alquanto gustoso riguardante un comune cittadino, Fabrizio Pinton (militante missino degli anni settanta), che un agente della Polizia Provinciale ha cercato di allontanare dall’aula assolutamente ancora vuota con la giustificazione che la sua presenza avrebbe potuto turbare i lavori dell’assemblea. Insomma una sorta di “minority report”, ovvero l’esplorazione preventiva del pensiero. Così ha detto l’agente che, a suo dire, eseguiva ordini precisi dell’assessore Antonio Iannone. Ordini che (aggiungo io) non riguardavano, forse, specificamente la persona del Pinton (nella foto) ma l’organizzazione generale della sicurezza del palazzo. L’educazione del Pinton, e la sua calma, hanno consentito una rapida risoluzione del problema e la sua permanenza in aula. A mezzogiorno in punto la Presidente EvaLongo ordina l’appello e, con grande sorpresa, manca il numero legale. Ma la vera sorpresa è costituita dal fatto che al tavolo della presidenza si siede Giovanni Moscatiello nella sua nuova veste di “segretario generale” sulla scorta di un decreto firmato in settimana dal presidente Cirielli; come dire, un cazzotto in piena faccia  per De Luca. Sedici i presenti; quindi tutti a casa per una nuova convocazione. Dovevano essere presenti almeno ventitre consiglieri. Le tematiche molto importanti attinenti al precariato nella scuola e nelle imprese salernitane va a farsi benedire. Quattro cose molto serie sono accadute questa mattina: l’assenza dell’opposizione che aveva richiesto la discussione sul precariato, il fatto che la maggioranza non sia riuscita ad assicurare il numero legale e l’assenza della vice presidente e assessore alle problematiche del lavoro Anna Ferrazzano (giunta in aula a giochi già fatti), dulcis in fundo tra le file della maggioranza l’assenza di tutti gli esponenti dell’ UdC. Ha cercato di parare gli effetti dannosi del duro colpo subito dalla maggioranza l’assessore Adriano Bellacosa che per qualche minuto si è intrattenuto separatamente con il segretario generale della CGIL Franco Tavella. Per rassicurarlo sulla tenuta e sulla decisione della maggioranza, forse!! Certo è che la maggioranza, a pochi mesi dalla vittoria elettorale manda a vuoto un consiglio provinciale molto importante per le problematiche del lavoro, cosa questa mai accaduta nelle precedenti amministrazioni di centro sinistra. Qualcosa da rivedere, probabilmente!! Assolutamente certo il forte segnale suonato sotto il muso della maggioranza dai vecchi volponi dell’Unione di Centro governati da quello che per certi versi resta ancora l’ultimo intellettuale della Magna Graecia: Ciriaco De Mita che, prima di sciogliere le riserve per il suo nuovo passaggio con la sinistra, gioca come il gatto con il topo con l’Amministrazione Provinciale.