Dal Giappone, Sos sisma, sul telefonino

di Rita Occidente Lupo

 Allarme sisma. Su un terreno che “balla”, per la giovane orogenesi, per il dissesto idro-geologico, essere avvertiti prima della fatalità, panacea di salvezza. A ciò attendono da tempo geologi e scienziati. Da Tokyo, dove convivere col sisma non un optional, la novità. Dal prossimo autunno, in tutti i cellulari, attivata la funzione d’allerta automatica agli utenti dell’arrivo di una forte scossa sismica. Il sistema, già attivato da due anni, sempre ulteriormente perfezionato. Ovviamente le compagnie telefoniche tengono dietro, a questa che costituisce una vera e propria scoperta “salva –vita”. Finora, tuttavia, i risultati non sono al top. S’aggirano intorno al 50%. Nel caso di terremoto di 6,5 gradi Richter, quello che ha colpito il Giappone lo scorso agosto, solamente il 20% della popolazione ha dichiarato di aver compreso effettivamente il contenuto delle informazioni trasmesse dal cellulare. Occorre ancora insistere, nell’approfondire la ricerca e nel migliorare la ricezione per gli utenti. In ogni caso il segnale è buono e costituisce un primo tentativo di raggiungere in breve tempo, la popolazione. Nel nostro Paese, che vive tra le pendici ed i giganti alpestri, la dorsale appenninica rende il territorio costantemente soggetto a scosse sismiche. Abruzzo docet! La Campania, già sfigurata il 23 novembre del 1980, ha ancora tanto da poter apprendere a riguardo. Tenendo presente anche la presenza del Vesuvio, giammai spento. Ogni tanto, l’allerta per qualche apparente segnale, che potrebbe essere premonitore di un risveglio del gigante partenopeo. Anche in occasione dell’alluvione del 5 maggio del ‘98 di Sarno, qualcuno volle mettere in correlazione il boato pomeridiano avvertito, con le scosse sismiche. Occorre ancora guardare al fulcro partenopeo degli studi, all’Osservatorio Vesuviano, per conoscere, grazie al costante monitoraggio territoriale, attualmente la regione in quale condizione sismica versi ed in quale stato di quiescenza il Vesuvio. Poi, perché no, cercare di sollecitare la premonizione, magari grazie al telefonino cellulare, oggi inseparabile amico di tutti!