Dichiarazioni programmatiche del presidente provinciale Cirielli

 Sintesi del documento reso al Consiglio provinciale

 “Consapevoli della grande responsabilità che la nostra Amministrazione e ciascuno di noi assume dinanzi al popolo, tutti insieme vorremmo essere artefici del destino nostro e della nostra amata Provincia”. Lo ha detto il Presidente della Provincia, On. Edmondo Cirielli, concludendo le dichiarazioni programmatiche rese al Consiglio per il mandato 2009/12. “L’atto di presentare le linee programmatiche – ha precisato – ha per noi un significato non solo formale, ma di assunzione di impegno, che non intendiamo disattendere. Certo – ha aggiunto – i progetti sono ambiziosi, ma il desiderio di cambiare espresso dall’elettorato meritava e merita risposte ambiziose”. La missione delineata  dal neo Presidente, per il prossimo quinquennio, riguarda la realizzazione di una serie di interventi  e di progetti che “trovano il loro elemento unificante – ha detto – nella sintesi tra senso della storia e dell’identità, richiamo ai valori e tensione etica, accettazione piena del significato e della sfida della modernità coniugata con piena consapevolezza delle nostre tradizioni. Abbiamo l’occasione storica – ha sottolineato Cirielli – di tradurre in concreto i riferimenti valoriali e simbolici che sono stati alla base del nostro impegno di sempre nella società e nella politica. Ispirati alla cultura della responsabilità e dell’impegno – ha rimarcato il neo Presidente della Provincia – vorremmo, tutti insieme, essere artefici del destino nostro e della nostra amata Provincia”.Il documento, presentato ai sensi dell’art. 46, comma 3, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e dell’art. 31 dello Statuto della Provincia di Salerno, si articola in cinque sezioni: Idea di Provincia; valori di riferimento dell’azione amministrativa;  metodo nell’amministrazione; pilastri programmatici; valutazioni conclusive.L’idea di Provincia “tornare grandi” esprime la volontà di riscatto e di crescita di una terra carica di identità storiche e di potenzialità economiche, culturali ed umane, caduta in fondo alle classifiche nazionali per redito pro capite e per qualità della vita. Non può limitarsi ad uno slogan l’idea di un Ente che voglia rappresentare il volano di sviluppo del proprio territorio e svolgere un ruolo utile e strategico in un contesto di frammentazione di poteri locali, di debolezza del tessuto socio-economico e di carenza di infrastrutture. Ecco perché, l’idea di Provincia che abbiamo è quella di un Ente leggero, amico dei cittadini, interlocutore privilegiato delle realtà comunali in termini di sussidiarietà, soggetto che si propone di amministrare le problematiche di area vasta. Perciò, immaginiamo una Provincia policentrica e digitale, cioè decentrata in circondari ed a portata di mause, e ripensata nello Statuto, con il coinvolgimento di tutte le forze politiche, sociali, culturali e delle amministrazioni locali. I relativi valori di riferimento sono in primis la legalità, la solidarietà, la responsabilità dell’agire politico, la sussidiarietà, la partecipazione, l’etica pubblica ed il rispetto della dignità dell’uomo. In questa ottica progettiamo di redigere un codice deontologico di chi amministra la cosa pubblica e di chi presta la propria opera lavorativa nella Provincia.Metodo nell’Amministrazione – Per raggiungere gli obiettivi prefissati abbiamo individuato tre grandi missioni, già indicate nel programma elettorale, che intendiamo assumere come criteri fondanti di questa Amministrazione. La prima riguarda la riqualificazione della spesa per non sprecare denaro pubblico, introducendo la cultura e la pratica della gestione per obiettivi e della valutazione dei risultati. La seconda è rivolta a costruire il futuro con moderne infrastrutture e nuove tecnologie, attraverso la promozione di poli di eccellenza per l’innovazione, la costituzione di un centro di ricerca e produzione di nuove tecnologie, sistema avanzato di telecontrollo stradale, centri digitali a servizio dei cittadini, rete know how per l’accesso a nuove imprenditorialità. La terza punta su una burocrazia amica che assicuri trasparenza e pari opportunità.I pilastri programmatici dell’azione che si intende portare avanti, “aiutando a fare”,  “governando di più e gestendo di meno”, sono centrati sulle politiche per l’agricoltura; le attività produttive; la cultura e la riscoperta dell’identità (come l’elevazione del Castello di Arechi a sede di rappresentanza della Provincia e la valorizzazione di altri castelli, architetture storiche e giacenze archeologiche di Velia e di Paestum); una edilizia scolastica vivibile e sicura; una viabilità affidabile e capace di decongestionare la mobilità nell’Agro, di connettere l’intero territorio e di ammagliare zone interne, Cilento e Vallo di Diano; le politiche di recupero dei piccoli comuni; le grandi infrastrutture (rilancio aeroporto di Pontacagnano, realizzazione dell’interporto di Battipaglia, valorizzazione del porto commerciale di Salerno); le politiche giovanili (Patti formativi locali, osservatorio e centro per l’occupabilità, Auditorium e Parco della Musica); la sicurezza del territorio (presidi difesa del suolo e standard di vivibilità); la solidarietà (albi di fiducia per diversamente abili, servizi sociali e sanità); sviluppo, lavoro e formazione professionale (ricerca, internazionalizzazione dei prodotti e dei saperi, borsa merci dell’agroalimentare, recupero della risorsa mare, riorganizzazion
e dei centri per l’impiego); turismo (definizione del sistema turistico locale, marketing territoriale, centro ludico internazionale nella Piana del Sele, istituzione di percorsi religiosi, creazione del Parco del Mito nelle aree archeologiche di Velia, Paestum ed Agropoli, valorizzazione delle tradizioni identitarie, dei battisteri paleocristiani di Marcellianum e di Nocera Superiore, del polo termale di Contursi, creazione di un Ente fieristico, incentivazione degli Istituti Alberghieri e per l’Agricoltura, utilizzo dell’Auditorium di Pagani come luogo di incontro internazionale di musicisti ed artisti); tutela dell’ambiente (difesa delle coste, recupero aree interne, trattamento integrato e valorizzazione rifiuiti); urbanistica e rivisitazione del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale).

 

Un pensiero su “Dichiarazioni programmatiche del presidente provinciale Cirielli

  1. Ho letto il testo integrale delle dichiarazioni programmatiche. E’ menzionato anche il ripristino della linea Sicignano-Lagonegro. In tempi non sospetti ho chiesto direttamente all’ON.Cirielli l’utilizzo del Battaglione Armamento e Ponti, del Genio Ferrovieri,di Castelmaggiore (BO) per l’esecuzione di parte di lavori di ripristino, con relativo risparmio econiomico, come avvenuto alla fine degli anni 80 in Bosnia e Kosovo. I macchinisti ed i capi treno del Battaglione Esercizio potrebbero essere utilizzati sui treni in circolazione da Salerno a Casalbuono(SA), primo tratto da riaprire,che interessa la Provincia di Salerno.Del resto i militari del Battaglione Esercizio del Genio Ferrovieri hanno gestito la linea Chivasso-Aosta(100 km) dal 1915 al 2000, e da quell’anno stanno ad Ozzano Emilia (BO), senza la gestione di alcuna linea. a Salerno c’è posto per 60 macchinisti e 40 capitreno.

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