L'angolo dei giovanissimi:eMule,amico del tuo risparmio,nemico del copyright

 Alessio Ganci

Nella storia dell’informatica il file-sharing ha fatto molta strada. Dai servizi di file-hosting a pagamento si è passati ad una forma gratuita per lo scambio di file. Anche se ancora oggi vengono usati molto i servizi di file-hosting (come specificato in un precedente articolo, sono molto utili per distribuire file in modo semplice e veloce, anche per e-mail) per lo più permettono sia un uso gratuito (con qualche limitazione) sia un uso commerciale. Infine la forma di file-sharing completamente gratuita riguarda i protocolli di eMule e di BitTorrent. Questi protocolli si basano sulla rete peer-to-peer che consiste in una semplice regola: io ti do se tu mi dai. Infatti, un utente del file-sharing non può solo scaricare file e mai caricarne per gli altri utenti perché altrimenti se tutti facessero così il circuito non esisterebbe. Per cui, è da tenere presente che l’utente può scaricare file che un altro mette in condivisione. Però, anche lui oltre a scaricare deve condividere file. Chi non agisce in questo modo viene definito leecher (sanguisuga del file-sharing). Oggi eMule integra delle protezioni dai leecher: un sistema di crediti crea un rapporto di priorità di download per gli utenti. Infatti, durante il download di un file viene creata una coda tra le persone che lo stanno scaricando in quel momento: più si hanno crediti, prima si arriverà nella coda per scaricare il file. Inoltre, la quantità di crediti determina radicalmente la velocità di scaricamento. È però da tenere conto che il sistema dei crediti di eMule è molto complesso e finora nessun hacker è riuscito a violarlo. Da  notare che i crediti non sono distribuiti in modo generalizzato: i propri crediti, cioè, non riguardano la priorità rispetto a tutti gli utenti di eMule, ma la priorità rispetto ad un singolo utente: si maturano crediti nei confronti di una persona, non di tutte. Quindi, i propri crediti sono salvati sul computer dell’utente che ha scaricato un file (ogni download di un proprio file da parte di un utente comporta la maturazione di crediti nei suoi confronti) e non sul proprio computer. Allo stesso modo, se si scaricano dei file da un altro utente lui matura dei crediti nei propri confronti e questi vengono salvati in un file criptato presente nella directory del proprio eMule.Da notare che su eMule e su altri circuiti di file-sharing sono diffusissimi i contenuti scroccati “a sbafo” da case di produzione musicale/cinematografiche, software-house (disponibile, ad esempio, la versione regolare di Adobe Photoshop CS3 Professional Extended), nonché eBook, protetti o non da copyright. Inoltre il circuito di BitTorrent viene utilizzato da molti siti di crack di contenuti con diritti d’autore. Non a caso il famoso sito di The Pirate Bay (di cui il processo contro gli amministratori e i webmaster non sembra essere valido; il sito esiste ancora e non sembra che verrà chiuso) ospita i suoi contenuti con i file .torrent. Non a caso, il processo contro The Pirate Bay non risulta essere valido proprio perché il sito in questione non ospita i contenuti scroccati, ma i file .torrent da cui l’utente può scaricare i file scroccati dagli utenti di BitTorrent. Tengo a precisare che queste informazioni sono solo a scopo divulgativo. Utilizzare i circuiti di file-sharing per scaricare materiale illegale è un reato. Queste informazioni sono utilizzabili nel bene o nel male e la responsabilità dell’utilizzo è a carico dell’utente finale.