Salernitana e azionariato popolare

 Maurizio Grillo

Con la salvezza in tasca, ora non resta che attendere la conferenza stampa del presidente Lombardi, che solo in tale occasione renderà noto i programmi societari e le eventuali condizioni per andare avanti.I tifosi attendono con una certa trepidazione le comunicazioni del presidente, evidentemente preoccupati per un futuro societario al momento alquanto incerto. Quel che sembra sicuro, l’hanno confermato Murolo e Lombardi, la Salernitana non verrà abbandonata a sè stessa, ma si andrà comunque avanti finchè non ci saranno eventualmente le condizioni per passare la mano.Noi ci auguriamo che quantomeno il presidente resti in sella, magari coadiuvato da qualche altro imprenditore “al pari o superiore al socio Murolo” (per usare le stesse parole del vicepresidente) o, ipotesi alquanto suggestiva, non si proceda al famoso azionariato popolare, in stile Barcellona. E cioè creare una società calcistica senza un padrone chiaro, il cui azionista di riferimento è la gente.La squadra catalana ha sempre vantato di possedere campioni grazie all’ausilio dei suoi soci che sono rappresentati dalla gente comune, che oltre ad avere il compito di un normale tifoso, con acquisto di biglietti ed abbonamenti, contribuisce a rimpinguare le casse societarie comprando delle quote sociali non a scopo di lucro ma solo per fede calcistica.Ma come si svolge normalmente tutto ciò? Al Nou Camp di Barcellona i tifosi prendono, come per acquistare un biglietto per la partita, il proprio numerino e pazientemente attendono che si liberi lo sportello proprio come avviene in qualsiasi ufficio pubblico. Questa gente in tale maniera si appresta a rinnovare la propria quota sociale o quella che le consente di acquisirla per la prima volta. Il bello di questo tipo di azionariato è che possono partecipare tutti, anche ragazzi e persone di una certa età.Infatti il tesseramento parte dai ragazzi da 6 a 14 anni con una quota di 66 euro, mentre per gli adulti è prevista la quota di 132 euro. Ovviamente la somma versata fa sì che chiunque possa contribuire, senza essere necessariamente dei mecenati. Addirittura c’è un motto della società per convincere il tifoso: “tieni voce e voto”, perché con la carica di socio si acquisisce il diritto a prendere parte alle assemblee generali nelle quali si votano anche eventuali modifiche di statuto, oltre a proporre progetti per il bene della società che verranno valutati in seduta plenaria e la possibilità di eleggere i presidente. Poi ci sono altri benefici, come priorità nell’acquisto di biglietti per la partita con la possibilità di notevoli sconti, così come per abbonamenti o mini abbonamenti nell’anno calcistico. Inoltre sconti anche per l’acquisto del merchandising e l’abbonamento gratuito alla rivista della società. Con questo sistema il Barcellona è riuscito con oltre centomila soci ad essere presente in campo europeo come una grossa società e disponibile all’acquisto di giocatori di notevole levatura. Certo che per trasferire tutto il discorso ai nostri livelli sarebbe necessario affidarsi a commercialisti di alto livello, affinchè si possa portare a termine un grosso progetto che potrebbe lanciare la Salernitana verso traguardi più prestigiosi.

 

 

Un pensiero su “Salernitana e azionariato popolare

  1. SONO DISPONIBILE A QUALSIASI TIPO DI COLLABORAZIONE PER AVVIARE QUESTO PROGETTO A SALERNO. CONTATTATEMI. ANTONIO.

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