Francesco Storace: rincaro pedaggi autostradali

di Francesco Storace

Il primo maggio è stato un giorno di festa per chi il lavoro ce l’ha, ma è stato anche il giorno dell’aumento dei pedaggi autostradali. 2,4 per cento in più. Nuove tariffe, per la gioia dei cittadini, che continuano a tenere bene aperto il portafoglio per pagare balzelli e rincari ormai all’ordine del giorno.Incrementi anche del sovrapprezzo chilometrico a esclusivo beneficio di Anas e adeguamenti per il raccordo autostradale Valle d’Aosta (0,51%), Autostrada Torino-Savona (0,73%), Autostrada Tirrenica (5,14%), Tangenziale di Napoli (6,63%), Autostrade meridionali (4,89%).Purtroppo il ritornello è sempre lo stesso, le autostrade italiane restano inadeguate in molte zone del Paese, con tratti ad alta pericolosità (nel sud dell’Italia la situazione è particolarmente difficile e la Salerno-Reggio Calabria è un esempio ormai ‘storico’), ma anziché investire e progettare per garantire un rilancio reale di queste infrastrutture, di nuovo ci sono soltanto le tariffe, ritoccate al rialzo, ovviamente.E’ ora che la politica faccia sentire forte la sua voce, la voce del dissenso, quella di chi non ci sta a subire in silenzio lo strapotere di coloro che, una volta al governo, centrodestra o centrosinistra che sia, fanno pesare di più le chiacchiere piuttosto che i fatti.Mentre si lanciano roboanti messaggi di propaganda promettendo mega costruzioni e rapidi collegamenti con tutta Europa, il Paese arranca dietro una burocrazia ancora ingessata e infrastrutture obsolete o che, comunque, andrebbero costantemente monitorate, garantendone manutenzione ed efficienza.Ciò che invece arriva puntuale è l’aumento delle tariffe.Non è certo questa la strada da seguire per puntare ad una rinascita economica e turistica della nostra penisola e chi, dopo il 7 giugno, sarà eletto per rappresentare l’Italia al Parlamento europeo non potrà che tenerne conto.La Destra è nata per questo e gli italiani lo stanno scoprendo, è nata per difendere gli interessi nazionali, per offrire uno sviluppo certo, con un lavoro quotidiano, mirato, attento. Presente sul territorio, per essere presente in Europa.