Esami di Stato nella Secondaria :nuove norme dal Miur

Salvatore Ganci

Il Miur ha emanato oggi (7 aprile 2009)  l’Ordinanza ministeriale relativa all’Esame di Stato per la scuola secondaria di secondo grado. Nell’Ordinanza si fissano le regole per l’ammissione all’esame per il corrente anno scolastico.In attesa del perfezionamento del regolamento sulla valutazione degli studenti, saranno ammessi all’esame gli studenti con una media non inferiore a 6.Nel provvedimento viene confermato che con l’insufficienza nel voto di condotta lo studente non sarà ammesso alla maturità.Viene reintrodotta la pubblicazione del punteggio finale nell’albo dell’istituto sede della commissione. La notizia strisciata timidamente sul “Televideo” di ieri sera (mentre l’Abruzzo  sta attraversando problemi ben più seri e un momento di straziante dolore) è sicuramente destinata ad una levata di scudi contro questo giovane Ministro che non sta “giocando” a fare la “seria” come i suoi predecessori. Perbacco, fa sul serio: si tratta di Ordinanza, non di Circolare! Ma che cosa ha di tanto straordinario? Non si tratta forse di un Esame di Stato? (si potrà obiettare che “Esame di Stato”  è concetto “fascista” e ormai “vecchio”, introdotto da Giovanni Gentile). Si dovrebbe sapere bene che “Esame di Stato” implica il possedimento di determinati “requisiti” (titoli) e la verifica dell’efficacia didattica dell’azione educativa (verifica della maturità culturale tramite un “esame”). Ma non è mai venuto in mente a nessuno che l’antitesi dell’Esame di Stato era l’esame di Maturità precedente, dove non tutti erano sottoposti alle stesse prove? Dove Commissioni attribuivano la seconda materia leggendo il foglio consegnato dal Commissario Interno mentre altre Commissioni (quelle su cui fioccavano i ricorsi anche per inezie) assegnavano la seconda materia come Legge imponeva? Dove era “pericoloso” per un Commissario affiancare al “giudizio” della prova un voto che meglio esprimeva la valutazione in supporto a tante chiacchiere che il Ministro imponeva?E poi questo “pubblicare i voti …” questa violazione della “privacy …”Ma siamo sicuri che le norme sulla cosiddetta “privacy” non siano diventate l’alibi dei fannulloni (solitamente di buona famiglia) e un mezzo per mistificare quanto dovrebbe scaturire per pura logica da un profitto negativo? Nessuno sente il bisogno di vedere i voti del proprio figlio in un comparativo globale con quelli dei suoi compagni? Nessuno vuole sapere se il suo compagno (che conoscete fin troppo bene…) ha impietosito “le prof” col suo “vissuto personale” al punto che è (più o meno) bravo come il vostro che ha sgobbato tutto l’anno e con passione? Ricordiamoci che in un “consiglio di classe” mi risulta che a tutt’oggi un Docente proponga un voto (fornendo adeguata documentazione di tutti i voti attribuiti) e  troppo spesso vi sono consigli “duri” (3 insufficienze: 4; 4: 5 = respinto) e consigli “molli” (7 insufficienze di cui 3 gravi = promosso) nello stesso Istituto e per le stesse classi parallele. Qualcuno degli “addetti ai lavori” mi conferma che succede / è successo anche nel suo Istituto? Nel mio è successo.Insomma, il ritorno al concetto di “efficacia didattica dell’azione educativa” è un ottimo proponimento, ma i mali della scuola sono ben altri e radicati, primo tra tutti il richiedere  (alla Scuola) di ottenere una azione educativa senza strumenti (sia di supporto, sia di provvedimento disciplinare), senza alcuna protezione per il Docente “serio”, senza alcuna normativa chiara; con genitori che, senza eccezioni, aggrediscono Presidi e Docenti (anche con minacce e lesioni) presumendo la colpa sempre nella Scuola e non nel loro lassismo educativo. Ma forse il discorso sulla Scuola è appena cominciato e vorrei tanto trovare qualcuno che sappia oppormi controdeduzioni, errori ed omissioni da me commessi, … insomma, necessito (e spero di non rimanere isolato) di una sferzatina tonica di ottimismo per il futuro.

 

Un pensiero su “Esami di Stato nella Secondaria :nuove norme dal Miur

  1. Egregio Salvatore Ganci
    occorre operare dentro la tecnostruttura scuola statale per poterne analizzare i pregi e i difetti. Purtroppo molti parlano e criticano. La dialettica e il cotraddittorio ci consentono di preservare o di superare “razionalmente” gli equilibri politicamente consolidati sulla rilevante tematica scolastica. Fai bene a richiedere la contrapposizione alla tua tesi e devo complimentarmi. Una analisi va orientata su boiettivi realistici e fattibili. In Italia sussiste una legislazione di riferimento sulla scuola e l’università che offre una ampia e sostanziale panoramica di certezze. Ipotesi, approfondimenti, diverbi, credimi, sono sempre il frutto di modelli culturali che vagano alla ricerca, pur legittima, di soluzioni personalistiche. Nella legge 59 del 15 marzo 97 (legge Bassanini) sono espressi concetti fondamentali come la diversificazione, la flessibilità e la territorialità. Potresti fare un inventario attuale su questi punti?. Con successivi atti legislativi si interviene con “l’alternanza scuola lavoro” e su “stage e tirocini”. Cito solo alcune finalità istituzionali. Mi sapresti dire quante scuole dello stato attuano stage e tirocini che possono essere il preambolo occupazionale?
    Non solo! La legislazione comunitaria che tralscio per ordine di spazi definisce linee come quelle della coesione, della crescita e dell’occupazione. Domanda! Al termine del processo di spesa pubblica per il servizio scuola che ha un elevatissimo valore d’uso in termini di scientificità degli interventi quale piano occupazione e quanti contratti di lavoro o contratti di lavoro e formazione abbiamo realizzato?
    Grazie per l’attenzione e per aver avuto la pazienza di leggermi.
    Cordialmente

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