Scuola: si rischiano 300.000 bocciature

Salvatore Ganci

Così titola oggi in prima pagina il Secolo XIX di Genova. Le organizzazioni degli studenti denunciano infatti che le norme sul voto in condotta rischiano di portare alla bocciatura 300 mila alunni anche per piccoli “peccati”. Mi sorprende un po’ come un (anonimo) cronista sappia discriminare i piccoli peccati dai peccati più consistenti (come quelli di dar fuoco ai capelli di un compagno o di causare l’allagamento di un Liceo per saltare un compito in classe) come mi sorprende una certa ignoranza del pianeta “scuola” in quanto non è un “Collegio Docenti” ad attribuire i voti ma un “Consiglio di Classe”. Ma a parte queste inezie, “la scuola o è tempio o è tana”  conclamava il mio vecchio Professore di Latino molti decenni fa.  Non so quanti  considereranno nei due aspetti estremi quanto diceva il mio Professore. L’allagamento di una scuola (il Liceo Parini di Milano) è una “ragazzata”  qualcuno commentava al bar con un sorrisetto. Il sorriso svanisce però al pensiero che la ragazzata la paga poi il contribuente. Che la scuola non sia un “tempio” lo testimonia anche il trafiletto a fianco di questo articolo: “Roma: calci al compagno, insegnanti in pausa caffè”. Ma il Preside (oggi si chiama “Dirigente scolastico” ha predisposto dei turni di vigilanza? Evidentemente no. Con un Docente presente il fatto sarebbe forse egualmente accaduto ma se non altro si sarebbe avuta una testimonianza più attendibile della dinamica dell’accaduto. Ho insegnato per 32 anni, molti dei quali in un Liceo dove quanto ho descritto era del tutto impensabile e dove in ogni corridoio viaggiavo di guardia con un altro collega  durante l’intervallo e dove nessuno prendeva a calci nessuno. Oggi temo ogni mattina quello che può accadere nella classe di mio figlio all’intervallo (perché i Docenti vanno in cortile in pausa caffè e sigaretta) e si fuma anche perché il ruolo di Docente è molto scomodo e stressante. Una volta tanto che un Ministro gioca a ricordare che forse la scuola ha il ruolo di “comunità educante nell’apprendere il  sapere” ecco che salta fuori la preoccupazione della bocciatura per il voto in condotta. Tranquilli siamo oramai abituati ai proclami senza seguito e la scuola, per lo studente motivato, è solo un luogo troppo affollato dove si impara a sopravvivere alla meglio.

Un pensiero su “Scuola: si rischiano 300.000 bocciature

  1. … “dove nessuno prendeva a calci nessuno”…

    Ricordo anch’io questo clima nella scuola. Come sia potuto succedere che adesso i fenomeni di bullismo non sono così rari?

    E’ forse che il ruolo della scuola è percepito come marginale nella società di oggi?

    Questa è una domanda che mi chiedo di continuo. Alla stessa non riesco più a dare una risposta univoca.

    Tuttavia sembra che il prof. Ganci sia dell’avviso che bisogna punire i comportamenti da “bullo”. Sono dello stesso avviso, come sembra lo sia la stragrande maggioranza degli Italiani.

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