La “Provincia” secondo Anna Ferrazzano

Aldo Bianchini

Ancora una volta mi fa piacere intervenire nel dibattito politico per commentare un lungo e, siceramente, molto condivisibile approfondimento dell’avv. Anna Ferrazzano pubblicato da “Il Mattino” del 28 marzo scorso. Ad una prima lettura sembrano cose ovvie quelle scritte dalla coordinatrice cittadina di Forza Italia e di Azzurro Donna. Invece no. A mio modesto avviso è l’unico modo di esprimere il proprio punto di vista, di far uscire allo scoperto quello che si ha dentro; e il messaggio sembra diretto proprio a tutti, compagni di partito compresi. Quello proposto è l’unico “modello di governo” capace di spazzare via tutto il sudiciume del passato: democrazia con pratiche muscolari e derive latinoamericane, progettazione a favore dell’economia locale, nessuna erogazione clientelare, cancellazione delle consulenze esterne inutili e costose, abbattimento della pratica ossessiva delle clientele, collegamenti reali tra la regia istituzionale e la società, espulsione dai gangli vitali dell’amministrazione di tutti i nipotini del compromesso storico strisciante e consiociativo,ecc. ecc. Insomma per Salerno e la sua Provincia  occorre la “rivoluzione dolce” (termine coniato dal ministro Carfagna) per cancellare il passato e dare il via all’agenda di opere da svolgere e di idee da attuare, almeno per i prossimi dieci anni. Infine, ovviamente, la Ferrazzano indica proprio in Edmondo Cirielli il candidato-presidente capace di rappresentare il “momento di sintesi” per l’attacco conclusivo al sistema decrepito in auge da decenni. Questo, per grandi linee, il pensiero della Ferrazzano che rispetto in maniera assoluta perchè palesemente libero e indipendente da qualsiasi tipo di condizionamento e capace di avviare seri dibattiti. E mi pongo, però, subito delle domande alle quali vorrei delle risposte, semmai dalla stessa Anna Ferrazzano. Io ho dei dubbi sul fatto che Cirielli possa rappresentare veramente quel momento di sintesi lontano da ogni tipo di condizionamento. L’evolversi dell’attuale campagna elettorale induce a dei sospetti circa una maldestra potenziale intesa tra il sindaco De Luca e l’on. Cirielli. La scalata a Palazzo Sant’Agostino si spianerebbe per Cirielli (come sta avvenendo!!) solo se gli alleati di Villani continueranno a menarsele di santa ragione anche, e non solo, per le liste. Vincenzo de Luca sta facendo, con l’esercizio di una democrazia muscolare e latino-americana, tutto il possibile per far perdere Villani; a lui sarebbero sufficienti alcuni punti fermi nella gestione burocratico-amministrativa del futuro Presidente. A tal proposito non va sottociatuto il fatto che il Governo Nazionale stia prendendo tempo per varare il provvedimento di affidamento alle Province dei termovalorizzatori, forse per studiare una variante possibile unicamente per Salerno dove il centro-destra sa di poter vincere facilmente solo se patteggia con De Luca. Ma questo patto, ammesso che ci fosse, quanto costerà a Cirielli. In pratica costerà esattamente quanto costerà, al contrario, a De Luca. Invero, se Cirielli sa che senza De Luca rischia di non vincere, così De Luca sa che senza il centro-destra a livello provinciale e regionale non può nemmeno pensare ad una ipotetica scalata a Palazzo Santa Lucia. Insomma, l’inciucio nato nelle  amministrative del 2006 e rafforzato dal voto favorevole di Cirielli verso De Luca nell’ambito della Commissione Parlamentare per le Autorizzazioni a Procedere (con relativa distruzione delle intercettazioni Sea-Park) sembra ormai cementato tra i due big della politica salernitana. La verità, forse, la sapremo nei prossimi mesi. Al momento due cose sono però certe: la Ferrazzano fa (e bene) politica, io cerco di fare giornalismo.

Un pensiero su “La “Provincia” secondo Anna Ferrazzano

  1. Egregio dottor Bianchini…..io credo che queste elezioni sono assolutamente una farsa, innanzi tutto perche’ basta vedere la sinistra e in particolar modo De luca, chi ha candidato. Gli uscenti! Uno ancora in carica e una volta eletto e’ praticamente scomparso dalla scena…e si poverino lui faceva tante riunioni(commissioni, comunali e provinciali ) e poi doveva stare un pochino a casa sua (comprata nuova) perche’ dove abitava prima gli faceva schifo, non l’abitazione, ma il posto, anzi il rione, (dove adesso e’ per l’ennesima volta candidato), ma chi gli e li da’ i voti???? L’altro uscente purtroppo viene fuori da una situazione brutta, e che lo ha tenuto lontano dalla scena politica attiva (quindi ha tanto da fare, per recuperare). Gli altri due, due degne persone, ma hanno pure loro tanto da fare perche’ ricoprono altre cariche comunali..e si putroppo il sindaco non ha altri da candidare. (non credo). solo un collegio e’ stata candidata una donna che onestamente da cittadina salernitana, non ho mai sentito e le dico di piu’,io abito nella zona 2, dove dovrei votarla, (ma non lo faro’). ALLORA LA SPIEGAZIONE???? E’ QUELLA DI PERDERE!!!!ANCHE QUESTO E’ FARE POLITICA….e se il sindaco lo fa’ esiste sicuramente una ragione…fino ad oggi ha avuto sempre ragione, tanto comunque io sto sempre con lui. Cari Saluti

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