Bracigliano: la figura di don Alfonso Santaniello

 

 

Annamaria Noia

Nelle prime settimane di marzo si è tenuta in Bracigliano (suo luogo di nascita) una celebrazione in onore di don Alfonso Santaniello, amatissimo sacerdote di Acquarola, frazione di Mercato S. Severino: un prete “di strada” benvoluto da tutti e stimato molto nel comprensorio non soltanto irnino, in particolare nella difficile realtà acquarolese. Don Alfonso è deceduto per una emorragia cerebrale il 18 luglio dello scorso anno, dopo essere rimasto in coma e sospeso tra la vita e la morte per quindici giorni e successivamente il fatto che nell’ottobre 2007 aveva festeggiato coi suoi fedeli il cinquantesimo anniversario dall’ordinazione sacerdotale, avvenuta – quasi assieme al vescovo Gerardo Pierro – per mano di Demetrio Moscato, suo amico e confidente, che lo volle confermare sacerdote nella propria cappella privata. A marzo la famiglia Santaniello al completo ha fortemente voluto rimembrare nella cappella di via Pero a Bracigliano tale ieratica figura con una cerimonia intima e sentita, partecipata, durante la quale è stato possibile ammirare un bel quadro di don Alfonso, raffigurato a mezzo busto; un’icona realizzata su maioliche vietresi da alcuni artigiani specializzati. Il volto del defunto prete era sereno e sorridente, come si è sempre dimostrato Santaniello.“Abbiamo sentito il bisogno di perpetuare il ricordo commosso del nostro insigne e magnanimo don Alfonso – hanno affermato i familiari dello scomparso. In realtà si era già parlato, anche ad Acquarola, di voler realizzare una statua ispirata ai tratti di don Alfonso Santaniello, ma poi – come spesso capita tra un disaccordo e un altro – di tale idea non se ne è fatto più nulla.Il sacerdote teneva molto alla comunità a lui affidata, gente chiusa, diffidente, quasi “sospettosa”, ma soprattutto timida, riservata, introversa, per la quale egli ha fatto tanto, molto si è adoperato.Don Alfonso era molto noto anche per i viaggi e i pellegrinaggi che organizzava, precisi a puntino, senza tanti inconvenienti, ben pensati. In particolare ricordiamo le numerose visite turistiche e religiose alla Madonna di Fatima e di Lourdes: don Santaniello era devotissimo alla Madre di Dio, soprattutto a quella venerata nella chiesa di S. Michele ad Acquarola.Dalla Vergine fu infatti più volte salvato, anche perché la sognò una notte prima di operarsi per un tumore alla gola, e questo fatto non era certo un mistero per la collettività sanseverinese, poiché egli ne parlava sempre. Don Alfonso è morto durante i festeggiamenti per la Madonna delle Grazie di Acquarola, tant’è vero che doveva esibirsi Fausto Leali (poi il programma degli eventi fu “rispettato”) e il tutto fu rimandato a data da destinarsi. Del suo (doppio) funerale, sia ad Acquarola che nella natìa Bracigliano, ricordiamo l’impressionante avvenimento del suo volto dipinto su una tela e affidato a dei palloncini che lo portavano in cielo nella mattinata; una volta sgonfiati i palloncini, però, la sua effigie ridiscese al tramonto proprio dinanzi alla chiesa dove amava sedersi a chiacchierare, quasi miracolosamente, come ultimo, estremo gesto di benevolenza verso la sua parrocchia e i suoi fedeli.