Cronisti di guerra per la Certosa di Padula

 

Pietro Cusati

Padula:L’appello dei giornalisti, ospiti del Premio Nazionale di giornalismo‘’Lamberti Sorrentino’’ cronisti di guerra per gl’interventi d’arte contemporanea nella Certosa di Padula, è stato accolto dal Ministro dei Beni Culturali Sandro. Il Ministro ha accolto l’appello, promosso dagli  inviati  ‘’di guerra’’, nomi di spicco, ospiti della quarta edizione del premio nazionale di giornalismo ‘’Lamberti Sorrentino’’, in visita alla Certosa di Padula  ed ha comunicato  la costituzione di un organo consultivo di altissimo profilo,con il compito specifico di esprimere le proprie valutazioni in merito alla compatibilità che essi svolgono all’interno dei più importanti siti culturali dello Stato.

‘’Da semplici visitatori-  hanno scritto i cronisti di guerra Mimmo Candido,Tony Capuozzo, Daniele Mastrogiacomo, Ettore Mo,Vittorio dell’Uva,Tiziana Ferrario, Giovanni Porzio,Ugo Tramballi e il paroliere Mogol-  nell’ accorato appello al Ministro dei beni culturali ed al Presidente della Regione Campania, siamo rimasti allibiti davanti ad alcuni interventi di ‘’arte contemporanea ’’   nella  Certosa di Padula,vera opera di arte immortale, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità,che offendono il più tollerante senso del pudore ’’.

‘’Quel  che trovo inaccettabile non è l’accostamento in sé-, ha detto il compositore  storico della musica leggera italiana Giulio Rapetti, in arte  Mogol, ma il fatto che queste opere siano rimaste lì in modo permanente ’’.

A suo tempo, il Prof. Francesco Sisinni, ex direttore generale  del Ministero dei beni culturali,cittadino onorario di Padula, fece sentire la sua voce contro questa profanazione di un luogo doppiamente sacro, dal punto di vista religioso e culturale. Il problema è la contestualizzazione .C’è una sacralità laica,oltre che religiosa, che va rispettata.

L’arte contemporanea è intrisa  di spiritualità. ‘’I corrispondenti di guerra non conoscono i tempi della pace e non si rendono conto che pace significa coesistenza pacifica tra arte contemporanea e grande architettura del passato , sfido chiunque  a trovare una sola opera blasfema o che abbia intaccato l’integrità e la solennità  del luogo’’, ha replicato  il noto critico d’arte Prof. Achille Bonito Oliva,originario di Caggiano,  che ha curato le mostre  ‘’Le opere e i giorni ‘’ e  ‘’Fresco Bosco ‘’.