Salerno: Amatruda da Hammamet “Sindaco Napoli trovi coraggio ricordare Giordano”

Sia un socialista libero e non della sottomissione

 “Da Hammamet, in Tunisia, un invito ad Enzo Napoli. Ricordi con più coraggio Vincenzo Giordano” così in un video sui social, Gaetano Amatruda che con i rappresentanti della Fondazione Craxi è stato in Tunisia per l’anniversario della morte di Bettino Craxi.
“Dalla Tunisia, dal luogo della rabbia e del ricordo. Della rabbia per come l’Italia ha trattato un grande statista, il leader del socialismo riformista ed anticomunista. Per fortuna – aggiunge Amatruda – è sempre più consolidato il giudizio di chi lo riconosce come uno statista”.
Il dirigente di Forza Italia Salerno ricorda di essere in Tunisia “per un moto del cuore, per non tradire la memoria, per il ricordo e per la voglia di recuperare un percorso. Quello del socialismo riformista, delle Grandi Riforme, del prestigio internazionale dell’Italia, delle pagine di Sigonella e dell’ingresso del Italia nel G7”.
“In Tunisia – sottolinea – mi viene in mente Enzo Giordano, il sindaco socialista di Salerno. Con lui tante volte ho parlato dell’esilio di Craxi, con lui ho scoperto la sua azione politica. Non finirò mai di ringraziarlo. E mi viene in mente che nella mia città, a Salerno, manca un luogo del ricordo, per il sindaco galantuomo, il primo cittadino delle grandi opere”.
“Per Enzo Giordano nulla. Con la sola eccezione di un androne di un palazzo, una mediazione al ribasso, meschina. La risposta insufficiente- osserva –  di chi non riusciva a reggere il dibattito avviato in città, la richiesta della opinione pubblica e della stampa, l’illusione di chi ha provato ad azzerare ogni voce È necessario fare qualcosa, intitolare una pizza, una grande strada, prevedere qualcosa nella casa comunale. Non per un mera nostalgia ma per avviare un dibattito serio, per ricostruire la storia della città”.
“Enzo Napoli che è stato craxiano e molto vicino ad Enzo Giordano trovi il coraggio. Una volta Stefania Craxi, a Salerno, disse che esistono i socialisti liberi e quelli della sottomissione. Napoli – incalza Amatruda – dimostri di essere libero e non un socialista della sottomissione. Trovi un luogo, faccia qualcosa”.
“Sarebbe il modo migliori per riprendere un confronto, per recuperare un metodo. Nel mio piccolo mi batterò perché avvenga, non consentirò ai meschini ed agli impostori, ai senza memoria, di cancellare la storia della mia città, la storia del socialismo riformista di Salerno”.
“Per coltivate il ricordo ma soprattutto per tornare ad un metodo, al confronto, alla costruzione del progetto. Enzo Napoli trovi il coraggio che non ha mai avuto, lavori per un luogo della memoria che sia proiettato nel futuro. Coraggio e non tradisca ancora” conclude Amatruda