Salernitana, un primo posto non casuale

 Maurizio Grillo

Che sia un anno particolarmente importante lo dicono, almeno per ora, i numeri. La Salernitana viaggia bene nel campionato di prima divisione, è in testa alla classifica anche se in condominio con il Benevento, non ha ancora subito l’onta della sconfitta dopo sette gare di campionato. Finalmente quest’anno c’è grande qualità in tutti gli elementi che vestono la maglia granata. Il diesse Fabiani ha fatto davvero un buon lavoro e credo che sia davvero un lusso per questa categoria avere in squadra calciatori di un certo spessore. E’ chiaro che l’amalgama si raggiunge con il passare del tempo. Se finora qualcosa non è andata per il verso giusto, il tutto è imputabile ad un affiatamento ma anche alla preparazione che, non dimentichiamolo, è stata fatta a step. Infatti con Somma in panchina nella prima parte della stagione la rosa a sua disposizione era formata da elementi che, poi, si son dovuti amalgamare con tanti altri che sono arrivati quando la società, a torto o a ragione, ha ritenuto cambiare guida tecnica. E con il toscano Leonardo Menichini, va detto, le cose sono molto migliorate. Anche se ci sono stati infortuni che hanno messo al tappeto soprattutto la difesa, ciò è imputabile proprio alla differente preparazione ed anche a qualche calciatore che non era al top della condizione. Dunque nessun appunto allo staff medico, diretto con sagacia da Italo Leo, e tantomeno ai preparatori che sono stati sempre all’altezza della situazione. Dobbiamo dire che alla Salernitana mancano almeno due punti in questa classifica. Sono quelli persi a Foggia proprio sabato scorso per un finale di gara che è stato costellato da qualche errore o disattenzione. Fermo restando che la gara della Salernitana è stata perfetta almeno nel primo tempo quando i foggiani hanno avuto davvero pochissime palle giocabili. E’ chiaro che nella ripresa ci sarebbe stato, come c’è stato, l’attacco in massa dei satanelli che sotto di un gol hanno creduto fino alla fine nel pareggio. Peccato davvero, anche il mezzo passo falso non ci fa cambiare di una virgola l’idea che ci siamo fatti su questa squadra allestita molto bene. Anzi. Siamo convinti che in questo mese di ottobre, con gare che faranno tremare i polsi, i granata daranno il 101 per cento delle loro possibilità. Il derby con il Savoia proprio sabato prossimo, il secondo consecutivo match contro il Benevento  in casa degli stregoni ci diranno esattamente dove può andare questa squadra. Menichini lo ha detto a più riprese: “E’ una squadra, la nostra, destinata a crescere nel corso delle prossime gare”. Per il tecnico di Ponsacco ci sono ampi margini di miglioramento. Peccato soltanto per gli infortuni di Mendicino, Trevisan, Tuia, Gabionetta. Elementi questi indispensabili in una squadra che è alla ricerca di una propria identità e soprattutto di un gioco più bello e frizzante. Se n’è visto poco, è vero, in questi primi 630 minuti. Ma ciò che contava era ed è il risultato. Aver vinto tre volte fuori casa non è certamente un caso. E’ chiaro che si deve ancora migliorare ma si deve avere pazienza e non credere che tutto possa essere facile in pochissimo tempo. Il tempo, alla fine, credo darà ragione a questa Salernitana… Almeno così sperano i tifosi.