Agricoltore…principe?

di Rita Occidente Lupo

Accasare la propria figliola…con o senza dote! E se un tempo, un patrimonio da investire nel giorno del fatidico sì, oggi le spese dimezzate da soluzioni sbrigative. In quanto al partner, per la propria rampolla, ogni genitore tende sempre al meglio, ma non al ruolo. Un professionista? Tra i diversi mestieri e ruoli, curiosità da mordere. Da un recente sondaggio, emerso che poco meno del 60% dei genitori italiani, gradisce un bucolico come genero. Compagno di vita della propria figlia, agricoltore salutare, per la qualità del cibo, garantita quotidianamente e della vita, senza accelerati ritmi stressanti.  Tutto questo perché il 72% vede tali cultori del verde, alfieri ambientali, atti a curare il biologico. Il settore primario, ha registrato un incremento occupazionale lo scorso anno. Non solo da parte di chi associa sempre la terra al relax ed alla salubrità dell’aria.  Senza dubbio oggi non esiste più il contadino, armato di vanga e sementi da gettare in maniera tradizionale. Le innovazioni tecnologiche, anche in tale settore, hanno fatto lievitare le mansioni e snellire compiti, un tempo onerosi. Oggi s’associa sempre più diffusamente l’idea della produzione in proprio, al benessere ed anche all’esportazione, se il prodotto incontra il placet. Il caso degli amanti di bacco, che riescono ad affastellare, nelle proprie cantine, vini d’annata, da loro stessi prodotti secondo metodi antichi, sì da ostentarli ad occasioni propizie. Specialmente tra i giovani, si ramifica questa nuova cultura della terra, anche alla luce delle precarie opportunità lavorative, sventolate dal mercato del posto fisso!