Baronissi: apertura Ikea, l' ass. prov. Romano commenta

La prossima apertura della grande struttura di vendita Ikea a Baronissi impone, al di la’ della soddisfazione dei promotori e di quanti hanno lavorato per favorirne l’insediamento nella Valle dell’Irno, una doverosa riflessione. Nelle ultime settimane sono notevolmente aumentate le “grida di dolore” di quanti sono preoccupati per l’impatto che l’apertura della struttura avrà sul territorio in termini di aumento del traffico veicolare, aumento dell’inquinamento atmosferico, ulteriore congestionamento della rete stradale ed, in particolare, del tratto autostradale Fisciano-Salerno, gia’ sottodimensonato ed inadeguato. Viene spontaneo chiedersi: ma non sarebbe stato meglio pensarci prima? L’insediamento di Ikea ha avuto una lunghissima gestazione durante la quale sarebbe stato logico e consigliabile far partire e realizzare, in primo luogo, la costruzione della terza corsia autostradale.Tutti l’hanno richiesta, alcuni l’hanno annunciata come praticamente fatta, altri si sono specializzati a discettarne affiancandosi ai “professionisti della Salerno-Reggio Calabria” pronti ad usare l’argomento a seconda delle convenienze legate alla posizione politica (di governo o di opposizione). Il risultato di questo gran parlare è quello che oggi si presenta all’evidenza: si e’ costruito un edificio partendo dal tetto (Ikea) e non dalle fondamenta (adeguamenti strutturali della rete autostradale).Senza contare che la situazione e’ destinata a peggiorare in vista delle ormai già programmate trasformazioni territoriali che riguarderanno la Valle dell’Irno. Mi riferisco, in primo luogo, alla “riconversione” ormai in atto (ma sarebbe più’ appropriato parlare di un ignobile stravolgimento di un complesso produttivo che ha caratterizzato la storia della nostra Provincia) dell’ex complesso industriale MCM di Fratte in un mega parco commerciale destinato ad attrarre ulteriormente consumatori in un vero e proprio imbuto territoriale e, quindi, con conseguente aumento del traffico veicolare.Inoltre non va sottovalutato l’impatto delle future allocazioni di altre strutture commerciali nel Comune di Fisciano alla frazione Penta, costituite da un parco commerciale di sette medie strutture di vendita, di cui una alimentare, per oltre 73.000 mq. Anche in questo caso le nuove strutture saranno servite principalmente dall’attuale (ed inadeguata) rete autostradale. Prima di proseguire su questa strada, e’ indispensabile porre al centro dell’azione amministrativa una verifica che, efficacemente e concretamente, accerti le reali possibilità di ottenere fondi per realizzare le opere di adeguamento della rete stradale, prima fra tutte l’ampliamento del tratto autostradale Fisciano-Salerno. Opere che non possono diventare terreno di scontro per campagne elettorali e per facili demagogie, ma che vanno assolutamente realizzate prima di ulteriori trasformazioni con il responsabile concorso di tutti, Istituzioni e forze politiche, per evitare che Valle dell’Irno si trasformi in una succursale dell’hinterland napoletano, senza alcuna mancanza di rispetto per le città napoletane, ma con il solo riferimento alle criticità ambientali evidenziate da quel modello.Per una volta, occorre accordare priorità alle esigenze di gestione sostenibile del territorio per garantirne la vivibilità, anche rispetto ad iniziative economiche che, se giustificate dall’esigenza di creare ricchezza e occupazione, sono comunque proprie di un modello di sviluppo che non appartiene alle reali vocazioni produttive locali e che, come tale, e’ difficilmente destinato a strutturarsi in esso.