Eboli: concorso internazionale di poesia “Il Saggio”

Vincenzo Bocciarelli guest star della XVI edizione del Concorso Internazionale di Poesia “Il Saggio” città di Eboli. L’attore italiano sarà sul palco del chiostro di San Francesco in occasione della finalissima di domani sera, 28 luglio, per declamare e premiare le poesie vincitrici. Primo performer europeo ad interpretare il ruolo di protagonista nella cinematografia bollywoodiana, Bocciarelli nel 2010 ha recitato nel film “Nirakazhcha – La strada dei colori” nel quale impersonava Lorenzo, un giovane pittore in India per studiare l’arte di Ravi Varma, famoso pittore del Kerala. Noto attore teatrale, Bocciarelli ha studiato al Piccolo Teatro d’Europa di Milano diretto da Giorgio Strehler. Per la tv, ha recitato in diverse fiction Rai e Mediaset tra cui Orgoglio, Don Matteo 5, Il bello delle donne 2, La Squadra, Un caso di coscienza 2.
Domani sera, quindi, saranno decretati i vincitori delle quattro sezioni del concorso: A) Poesia a tema libero in lingua italiana; B) Poesia a tema libero in vernacolo; C) Poesia religiosa; D) Giovani a tema libero (partecipanti dai 6 ai 18 anni).
Con una missiva, il Presidente Giorgio Napolitano ha confermato il suo sostegno verso una iniziativa di elevato spessore intellettuale conferendo, anche per l’edizione 2012, un’onorificenza a manifestazione del suo positivo giudizio. La medaglia del Presidente della Repubblica andrà al primo classificato della categoria A. I primi classificati delle sezioni B e C riceveranno, rispettivamente, una medaglia del Presidente del Senato e una medaglia di Papa Benedetto XVI donata dal Vaticano. Della categoria D saranno premiati il primo e l’ultimo classificato con una somma simbolica in denaro (50 euro).
Il Concorso Internazionale di Poesia “Il Saggio” città di Eboli istituisce un premio speciale per alcuni concorrenti ripescati. Biella, Bollate, Lucera, San Vittore, Eboli: sono oltre 60 i componimenti in concorso editi dai detenuti di diverse case circondariali di tutto il territorio nazionale. Il presidente del Centro Culturale Studi Storici  Peppe Barra, nel verificare i voti della giuria esaminatrice, ha scoperto che quasi tutte quelle poesie erano state scartate dal concorso secondo i parametri di giudizio utilizzati.
La valutazione dei giurati, sei per ogni sezione, riguarda l’aspetto tecnico, il contenuto e l’originalità dei versi in concorso, con una scala di giudizio in sessantesimi. Il massimo dei voti che un componimento può avere è, quindi, di 360 voti per ogni sezione. Le poesie che raggiungono un punteggio di 180 sono automaticamente scartate dal concorso, quelle che arrivano a un punteggio di 181 voti sono ammesse in finale. “Giudichiamo le poesie in forma anonima -spiega Flavia Falcone, presidente della giuria- Ognuno di noi consegna i propri voti in una busta chiusa che viene recapitata al Centro Culturale Studi Storici. Peppe Barra somma i voti di tutti i giurati e stila, di conseguenza, una classifica. Purtroppo quei componimenti disattendevano i parametri che utilizziamo per la valutazione delle poesie. Ma è scattato per noi un problema di coscienza e al di là dei tecnicismi abbiamo proposto agli organizzatori di istituire un premio speciale”. Come per le quattro sezioni ordinarie del concorso, si aggiudicheranno il premio speciale della XVI edizione del Concorso Internazionale di Poesia “Il Saggio” i primi 10 classificati tra i 60 componimenti ripescati, rispettando l’ordine stilato con i voti già espressi dalla giuria.
La città di Eboli ospita la realtà dell’Istituto a Custodia Attenuata per le Tossicodipendenze. Uomini detenuti per reati legati alla droga che cercano di disintossicarsi e rifarsi una vita. Di darsi una seconda possibilità confidando nel fatto che una volta fuori da lì, qualcuno creda ancora in loro. “Noi vogliamo crederci -afferma Peppe Barra- Al Centro Culturale Studi Storici abbiamo avuto un ragazzo detenuto all’Icatt come nostro tirocinante. E’ stata proprio di Massimo l’idea di diffondere il concorso anche nelle altre carceri d’Italia. La sua passione per la vita, la sua voglia di fare e mettersi in gioco positivamente, ci fanno ben sperare in un suo cambiamento di rotta. E come è successo a lui, può accadere a molti altri se opportunamente aiutati e sostenuti, moralmente e psicologicamente, nel periodo della detenzione”.