Napoli: reading a monte Echia per dichiarazione europea ciclabilità

Napoli: reading a monte Echia per dichiarazione europea ciclabilità

Giovedì 18 aprile alle ore 19.00 si terrà un reading al tramonto sul belvedere del Monte Echia con una lettura pubblica della dichiarazione europea sulla ciclabilità che ad inizio mese il Consiglio, la Commissione e il Parlamento europeo hanno firmato.

Si tratta di un passo storico che segna per la prima volta l’adozione ufficiale di una politica sulla mobilità attiva a livello europeo.

É una tra le più ambiziose iniziative realizzate dell’UE fino ad oggi in questo ambito, che riconosce la bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile, accessibile, inclusivo, economico e salutare, con un forte valore aggiunto per l’economia dell’UE.

L’Associazione Napoli Pedala, che ha deciso di promuovere questo evento, primo nel suo genere in Europa, si propone con quest’iniziativa di creare consapevolezza circa i diritti di tutti gli utenti deboli della strada e di compulsare le amministrazioni pubbliche e gli enti locali nel fare la propria parte.

E’ un appuntamento che precede di pochi mesi il voto per il rinnovo del parlamento europeo di giugno e su questa dichiarazione l’associazione intende monitorare la volontà dei candidati che saranno coinvolti nella tornata elettorale.

“Festeggeremo questo documento ufficiale con una lettura pubblica in un luogo bellissimo ed emblematico per la mobilità urbana e sostenibile come Monte Echia” fanno sapere dall’Associazione che recentemente ha promosso tra l’altro insieme a diverse altre realtà che si occupano di mobilità sostenibile il comitato Napoli30.

Al Monte Echia, infatti è stato inaugurato dopo 18 anni dall’inizio dei lavori un ascensore pubblico realizzato anche con fondi europei che doveva servire come strumento di mobilità urbana ed intermodale come previsto anche dal PUMS del Comune di Napoli per incentivare il collegamento pedonale tra via Chiatamone, il lungomare Caracciolo e la collina di Pizzofalcone.

Ed invece, come ci dimostrano le file del week end è diventato una semplice attrazione turistica, dismettendo la vocazione di strumento per il trasporto intermodale.

La cosa assurda è che a pagare per usare quest’ascensore siano i residenti a Napoli.

A Genova, città con un’orografica simile a Napoli, che conta 15 ascensori pubblici i residenti della città e dell’area metropolitana non pagano perché la vocazione pubblica di queste infrastrutture è legata a favorire la mobilità attiva e supportare la forte dimensione verticale della città.

A pagare invece dovrebbero essere solo i turisti che decidono di scegliere l’ascensore come un’esperienza turistica.

Per i residenti a Napoli l’ascensore di Monte Echia è un infrastrutture per la mobilità attiva ed in quanto tale alla stregua degli altri ascensori pubblici va resa gratuita.

La città di Napoli, con uno tra i tassi di motorizzazione più alti d’Europa e con le percentuali di mobilità attiva più bassa dovrebbe incrementare e promuovere, l’uso del trasporto pubblico, tra cui rientrano anche gli ascensori.

Ed invece ci ritroviamo difronte ad azioni di disincentivazione con ticket inutili, che tra qualche settimana dopo il primo brevissimo periodo di prova verranno aumentati.

Tra l’altro l’ascensore è parte integrante di una strategia di promozione della mobilità attiva cittadina che con l’imminente apertura della fermata della linea 6 di Monte di Dio, che si interseca con la linea 1 finalmente potrà garantire una soddisfacente copertura del trasporto pubblico per l’area del waterfront. D’altronde tutto ciò non sembra interessare a questa amministrazione comunale che è stata capace tra Motor Show del recente week end e spot della fiat Panda di trasformare l’immaginario collettivo del lungomare liberato dalle auto, nuovamente in quel groviglio di traffico e smog che c’era fino a prima della pedonalizzazione.

La partecipazione è libera, si potrà raggiungere Monte Echia a piedi o in bici.