Dirigente Scolastico Michele Cirino
Tutta roba di Mazzarò. Pareva che fosse di Mazzarò persino il sole che tramontava, e le cicale che ronzavano, e gli uccelli che andavano a rannicchiarsi col volo breve dietro le zolle e il sibilo dell’assiolo nel bosco. Pare va che camminasse sulla pancia. Invece egli era un omiciattolo, diceva il lettighiere, che non gli avreste dato un baiocco, a vederlo…
‘Di una cosa sola gli doleva, che cominciasse a farsi vecchio e la terra doveva lasciarla dov’é…
Sicché quando gli dissero che era tempo di lasciare la sua roba, per pensare all’anima, usci dal cortile come un pazzo, barcollando e andava ammazzando a colpi di bastone le sue anitre e i suoi tacchini e strillava: “Roba mia vientene con me!”
Nel pieno del terzo millennio del XXI sec., quando il mondo si avvia inesorabilmente verso una nuova epoca tutta ancora da definire  diventando sempre più un villaggio globale, le reti di comunicazioni multimediali fanno sì che ogni angolo della terra diventi partecipe a pieno titolo del cammino dell’umanità. E così anche i nostri piccoli contesti locali riflettono l’attesa e il pathos di questo inizio millennio. Ma cosa ci aspetterà nella nostra valle, nei nostri Comuni?
I due millenni  che ci hanno lasciato  hanno rappresentato  l’emancipazione del piccolo bracciante agricolo, di chi spesso
“non aveva nemmeno gli occhi per piangere”.
Precedentemente nel ‘700 e nell’ 800 l ‘Italia e non solo aveva visto la deplorevole sottomissione di intere classi sociali (braccianti, piccoli artigiani, contadini). Dopo il secondo conflitto mondiale la società ha subito un’enorme rigurgito sociale ed un’evidente trasformazione nel rapporto delle classi sociali. In termini sociologici, tuttavia; la trasformazione e la mobilità sociale non ha appianato e cancellato i soprusi e le differenze di classe. Al dominio della famiglia gentilizia
e dell’aristocrazia nobiliare si è sostituito il dominio di chi, attraverso la scaltrezza e la furbizia politica o imprenditoriale propria del “Mazzarò” di Verga, si è costruito una sfera di autorità e di potere forse ancora più ampia dei nobili del ‘700-‘800.
E cosi gli ultimi decenni di inizio millennio hanno visto un’esaltazione del potere basato sulla mera furbizia e sulla scaltrezza più retriva.
Il millennio purtroppo si apre con queste tinte fosche. I vari Mozzarò dominano la nostra società a livello locale e globale credendo, erroneamente (per fortuna!) che il Dio denaro o la *roba* possa esaudire i bisogni esistenziali o essere un
metro di autonomia e di libertà sociale. auguriamo per questo a tutti i lettori un nuovo millennio all’insegna non solo del materialismo ma anche della solidarietà, della libertà della persona nell’ambito dei gruppi sociali, del cooperativismo e del rispetto dell’uomo anche nelle diversità economiche, sociali e fisiche.