Bracigliano: Gruppo consiliare “Radici” su limiti mandati a Sindaci

Bracigliano: Gruppo consiliare “Radici” su limiti mandati a Sindaci
Alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattatella, apre a Genova la 40ma edizione dell'assemblea Anci. Attesi tremila sindaci italiani, oltre alle più alte cariche istituzionali. Genova, 24 0ttobre 2023. ANSA/LUCA ZENNARO

La recente bocciatura, che la commissione affari costituzionali del Senato, ha attribuito in riferimento al terzo mandato per i governatori, dimostra una sostanziale spaccatura all’interno della maggioranza del Governo Meloni. Per i Consiglieri del Gruppo “Radici” di Bracigliano, tale posizione evidenzia l’emergere di fratture che potrebbero compromettere la tenuta del Governo Centrale su alcuni tematiche presenti nell’agenda governativa. Tuttavia, difficile ipotizzare a una crisi politica.

Il Gruppo “Radici, si è anche espresso sul decreto legge varato dal Consiglio dei Ministri, il quale prevede che non ci sarà limite di mandato per i sindaci dei Comuni piccoli, mentre salirà a tre il limite dei mandati per quelli da 5 a 15 mila abitanti. Disposizione, quest’ultima, che riguarda proprio il Comune di Bracigliano, adottata, però, dopo le elezioni del 2022, quando l’uscente Antonio Rescigno non si è potuto ricandidare per il terzo mandato, lasciando spazio all’attuale capogruppo dell’opposizione Franco Angrisani.

“Bisogna valutare nel tempo – hanno detto i Consiglieri di “Radici” – se le disposizioni del Governo in tema di limiti ai mandati si possono considerare equilibrate, soprattutto in riferimento ai Comuni al di sotto dei 5mila abitanti, nei quali, teoricamente, potrebbero insediarsi dei sindaci a vita. Discorso diverso per i Comuni come il nostro. A Bracigliano un terzo mandato per il sindaco può essere attribuito nell’ottica di una continuità amministrativa per il conseguimento e la definizione di programmi prestabiliti. Quindi ben venga tale disposizione, che a questo punto, riteniamo poteva essere applicata anche nei Comuni al di sopra dei 15mila abitanti, dove, invece, la situazione resta immutata”.

Al di là di ogni considerazione, le decisioni spettano sempre al popolo, sovrano, i cui elettori saranno chiamati, al momento della scadenza delle consiliature, a scegliere coloro che dovranno rappresentarli in sede istituzionale e politica.