Neo melodici e grammelot

Neo melodici e grammelot
Giulio Caso
Parlare o scrivere in napoletano, lo fanno in molti, pure io.
Un intercalare, ogni tanto, in lingua napoletana, rafforza i concetti espressi.
Sbaglio, mi correggo. Capita pure con l’italiano di sbagliare. Controllando si rientra, però, nell’ambito della grammatica, della lingua.
Frammentando, invece, le regole grammaticali, spezzando le parole, eliminando le vocali etc. , che rimane della lingua napoletana?
Riconoscere il nuovo non significa rinunciare al costrutto verbale e scritto, altrimenti anche il grammelot (di Dario Fo) dovrebbe essere riconosciuto come una nuova lingua. Invece era solo un grande artificio artistico. Diciamo che questo nuovo rap neo melodico  è anch’esso una moda, che piace a molti, ma non a tutti, e che speriamo non possa annullare (involontariamente credo perché li vedo in buona fede) la vera lingua napoletana. Una semplice digressione, che va distinta
dai classici napoletani. Rispettabili ognuno nel loro ambito, secondo i propri punti di vista, di acquisizione culturale e di sensibilità musicale.