Verbi Swahili: KUCHOKA stancarsi

Verbi Swahili: KUCHOKA stancarsi

Padre Oliviero Ferro

“Padiri, nachoka saana” (padre, sono molto stanca). Era una mamma che tornava dal campo. Si mette a sedere sotto l’albero. Mi avvicino e le chiedo “Leo, ulifanya nini?(oggi, cosa hai fatto?). E lei mi risponde che è andata a lavorare nel suo campo a una ventina di chilometri dal paese. C’era molto sole. Si era riposata un pochino, e poi aveva continuato a pulire il campo per poter piantare la manioca. Era veramente stanca. Le domando “Unasikia kiu? (hai sete?”. Mi risponde: “Mingi sana” (tanto tanto). Vado a un bar vicino e le compro una Fanta (un’aranciata). Mi ringrazia con gli occhi e con le mani. E si mette a bere e a raccontare i problemi di casa. L’ascolto con attenzione, senza interromperla. Ogni tanto beve un sorso e poi continua. Oltre al marito che non sempre collaborava alla vita della famiglia, ha alcuni figli che vanno a scuola e col suo lavoro deve provvedere a tutti. Ma non si lamenta. È una brava mamma africana che pensa prima agli altri e poi a se stessa. Prima di lasciarla tornare a casa, le dico che se posso fare qualcosa, si faccia vedere. Insieme alle suore possiamo darle un piccolo aiuto. E lei, alzandosi in piedi, mi saluta, dicendomi “Aksanti. Mungu akubariki. Tutaonana (Grazie. Dio ti benedica. Ci vediamo, arrivederci). Si  rimette il sacco sulle spalle e se ne va, curva, ma felice. Mentre si allontana, mi sembra di vederla danzare.