Pensioni: salutare Quota 100?

di Rita Occidente Lupo

L’età pensionabile, non positiva per tutti. C’è infatti chi la vede come occasione per coltivare i propri hobby, riappropriarsi del tempo libero da impiegare a piacere e chi invece entra in uno stato di prostrazione, come se fosse ormai finita l’età della sua produttività. Da recenti ricerche, emerso che entro i primi due anni, dal momento in cui si va in pensione, aumentano gli eventi cardiovascolari, la depressione e il ricorso a medici e specialisti.

Anche se il lavoro presenta a volte stress, è pur vero che protegge corpo e mente. A parte per quanti hanno vissuto in modo usurante, sono infermi o hanno cominciato in età molto giovane, in generale la pensione crea fragilità e peggiora lo stato di salute, se si hanno ancora energie vitali. Per la maggior parte delle persone rappresenta una soglia che coincide con l’idea di essere inutili, fuori da tutto. L’uscita dal processo produttivo, la mancanza di un impegno nella società, il senso di marginalizzazione ricadono sulla salute, con una fase di fragilità fisica e cognitiva. Chi ha meno strumenti e reddito più basso, ha anche maggiori problemi di salute infatti, con la pensione, la maggior parte vede diminuire il proprio potere di acquisto. Peggio ancora chi decide di anticipare con Quota 100. Opportuno crearsi delle alternative, riempire il tempo libero e già pensare a tale periodo quando s’è ancora a lavoro, sì da crearsi altre occupazioni per restare sempre impegnati. foto investireoggi.it