Roccapiemonte: dottore Vincenzo Pagano a consigliera comunale Trezza “Rapporti umani prima di dialettica politica”

Roccapiemonte: dottore Vincenzo Pagano a consigliera comunale Trezza “Rapporti umani prima di dialettica politica”

Alla consigliera di minoranza Trezza, troppo impegnata a voler rovinare inattaccabili immagini, sfuggono sempre i cittadini che a me non sfuggono mai.

Lo chieda ai cittadini se è normale dialettica politica, come dice lei, voler rientrare in una lista e il giorno dopo urlare sul palco contro la stessa lista.
Per lei è normale, Io non l’ho mai fatto e tanta altra gente di questo paese non l’ha mai fatto.
Come è normale salire su un palco e dire cose alla rinfusa senza dare un messaggio ai cittadini, senza guardare in faccia chi la vota.
Perciò io tiravo in ballo zio Franco, la cui disponibilità professionale di una vita è messa a disposizione dei comizi strillati di cui colma la carenza di contenuto.
 Roccapiemonte non è un gruppo Facebook, la realtà è molto diversa e non gira intorno né a me né a lei.
Né io né lei siamo il primo pensiero della gente la mattina, se ne faccia una ragione anche lei.
Il figlio del sindaco è una persona normale, il sindaco è una persona normale e il consigliere è una persona normale.
Ci sono tante persone che non hanno le mie stesse idee e sono miei amici, nella stessa maggioranza non tutti penso condividano le stesse idee tra di loro ma ci sono i rapporti umani prima ancora di quella dialettica politica come la intende lei che finisce solo per inquinarli.
Dietro forse c’è l’idea buffa che lei sia portatrice di chissà quale tagliente verità.
Sempre strumentalizzazione, la si conosce.
E se alla fine lei non fa accordi con la GORI è tutto a posto.
Se  dice che è  andata come giornalista a tutte le riunioni della GORI nel napoletano perché le interessano le politiche della Gori e non c’entra niente con il Comune…allora chi le vuole credere le crede.
Quante storie!
Il conflitto non è naturalmente nel fare il giornalista, è nel fare il consigliere del comune e avere delle posizioni convinte. Che rappresentano cittadini convinti.
Ma d’altronde, l’ha detto lei, è normale non essere convinti e cambiare bandiera da un giorno all’altro.
Infine per me naturalmente può anche raccontare come vuole di una verginità dei propri sostenitori e del proprio modus operandi rispetto alle porte girevoli tra politica, enti e partecipate… Del resto anche Dumbo, la storia dell’elefante che vola, è una favola che affascina grandi e piccini.
Dottore Vincenzo Pagano