Nocera Superiore: IC Fresa-Pascoli, festa della Vendemmia a Croce Mallone

Nocera Superiore: IC Fresa-Pascoli, festa della Vendemmia a Croce Mallone
Protagonisti gli alunni della scuola dell’INFANZIA per una scuola rurale, pastorale, agreste, rupestre e bucolica e nel contempo forte delle competenze e dell’entusiasmo degli alunni, vera anima e cuore pulsante della scuola.
Il 21 ottobre un’altra pagina di storia scolastica scolpita nei cuori, nella testimonianza di un evento che lascia un sentiero di ottimismo e di speranza.
Presenti a sostegno il DS Michele Cirino, l’assessore all’istruzione del Comune di Nocera Superiore Stefania Riso, la collaboratrice del DS vicaria prof Antonella Faiella, i docenti della scuola dell’ Infanzia coordinati dalla RP Rita De Matteo. Autorevole presenza e testimonianza a sostegno quella del Preside Basilio Fimiani, uomo di scuola e grande amico della comunità scolastica. Documentazione e report a cura dell’assistente amministrativo Alfonso Di Filippo.
 “E’ con viva soddisfazione esprimere sentiti ringraziamenti per l’ottima manifestazione della vendemmia- ha commentato il Dirigente Cirino-; protagonisti i nostri alunni più piccoli,  a conferma che la VISION e MISSION  della nostra scuola ha permesso l’incontro tra la nostra Istituzione e autorevoli operatori e interpreti del difficile cammino formativo, in  un’ottica di compartecipazione sistemica , di un avvio di costruzione reticolare e interattivo del sapere, di rivalutazione narrativa, interpretativa, costruttivista ed euristica dei contenuti disciplinari.  La sinergia e condivisione con il territorio, il   legame forte manifestato dalla vicinanza delle famiglie, va nell’ottica del Fare scuola fuori dalla scuola, nel realizzare sistemi scolastici plurali in grado di diversificare l’offerta formativa, di promuovere l’imparare ad imparare. La partecipazione alle iniziative di continuità, di accoglienza e di presentazione del POF,  ha affermato la scuola come luogo di esperienze culturali e relazionali, che concorrono intenzionalmente alla comprensione dell’esperienza sociale e individuale, nel coniugare la cultura  della riflessione, alla cultura della compartecipazione relazionale e comunicativa.
 Finalmente si è invertita la rotta: ci arrivano iscrizioni anche da fuori comune. Questo è il sintomo della qualità e percezione di efficienza della nostra scuola che è riconosciuta ed apprezzata in provincia per competenza dei suoi docenti e per le progettualità educative messe in campo pur a fronte delle mille difficoltà e problematiche annesse e connesse.  Come in tutti i traguardi e successi, la nostra scuola è caricata di enormi responsabilità. Quella di attuare e realizzare un piano ulteriore di miglioramento costante, tale da permettere risposte adeguate e calibrate ad ogni bisogno formativo degli allievi e tendere definitivamente al pieno successo formativo degli alunni.
La crescita della nostra scuola si manifesta dalla forza e dalla crescita in termine di competenza dei nostri alunni che testimoniano questi traguardi nei loro percorsi esistenziali e scolastici.   E’ tangibile nella percezione di aver insieme la costruzione di una comunità di apprendimento oltre il covid e la pandemia in un percorso di amore e di emozioni e di abbraccio infinito ai nostri alunni. Oltre le derive dei social e le nefandezze comunicative figlie di un malessere esistenziale e del buio del  tunnel delle incomprensioni.
Oltre il male infinito amplificato dalla pandemia spesso nascosto e celato e per questo ancora più infido e pericoloso.
Oltre quella corrispondenza educativa  spesso auspicata e ancora da realizzare ma in fieri.
Oltre i tempi tristi e bui che stiamo vivendo.
Attraverso l’entusiasmo che ho visto negli sguardi dei miei alunni in questi giorni ho rivisto amplificata la luce abbagliante di una scuola che ha ancora al suo interno la forza di poter rivivere e rigenerarsi. Ma da solo l’entusiasmo degli alunni, la loro passione, il desiderio di costruire essi stessi una comunità, non può bastare nella misura in cui ci dovrà essere il sostegno di adulti. Solo accompagnando e sostenendo il cammino dei nostri alunni anche noi rivedremo la luce della cultura che non si è mai spenta ma è solo sopita e addormentata dalle  nostre inquietudini e malesseri.
Supereremo la pandemie delle nostre derive esistenziali solo se riusciremo a saldare le nostre fragilità forgiandole in qualcosa di più forte. Solo se andremo a costruire insieme agli alunni un futuro più sostenibile e luminoso per tutti quanti noi in un nuovo umanesimo contornato e rafforzato dai veri valori che hanno da sempre caratterizzato la cultura occidentale.”