L’Osservatorio Italiano sulle partecipate pubbliche ha effettuato un’indagine sullo stato di salute dei modelli organizzativi e delle performance della società a partecipazione pubblica, con l’obiettivo di individuare modelli vincenti replicabili su larga scala, la cui adozione favorirebbe l’efficacia e l’efficienza nei processi di erogazione dei loro servizi, fondamentali per la qualità della vita dei cittadini, e allo stesso tempo per gestire più razionalmente i fondi pubblici.

L’indagine ha interessato un campione ragionato e significativo di circa 100 società e ha messo in evidenza le sfide aziendali che le società dovranno cogliere nel prossimo futuro, il modello organizzativo in uso, lo stato del cambiamento a seguito della trasformazione digitale, ancora in corso, e le modalità di gestione delle risorse umane in seguito alla digitalizzazione forzata avvenuta in seguito alla pandemia.

Il report dell’indagine sarà presentato e pubblicato il prossimo ottobre immediatamente dopo le elezioni anche come stimolo al nuovo esecutivo. Difatti, dall’indagine emerge come le sfide aziendali che le società partecipate dalla PA dovranno affrontare nel prossimo futuro non riguarderanno solo il potenziamento della qualità dei servizi erogati, che resta sicuramente un tema fondamentale, ma anche l’adeguamento e miglioramento dei modelli organizzativi che sono stati stravolti dalla repentina e veloce trasformazione digitale e dal passaggio massiccio al lavoro agile connesso al covid che richiede un ripensamento delle organizzazioni e dei KPI delle stesse. Dall’analisi emerge che la trasformazione digitale da un lato ha migliorato l’operatività aziendale, facilitando i processi operativi, e dall’altro ha messo in crisi i modelli organizzativi attualmente in uso rendendoli inadeguati ai cambiamenti in corso.