L’uomo si è fermato e l’habitat naturale ha ripreso a respirare

Giuseppe Lembo

Come non mai, in questo inizio di un Nuovo Secolo e soprattutto di un Nuovo Millennio, bisogna saggiamente pensare al Nuovo del Mondo. Ad un nuovo che abbia, comunque centralmente, l’UOMO e la sua UMANITÀ, intesa come UMANITÀ DI INSIEME, di cui le Società del Mondo, a partire da Noi, si sentono sempre più orfane.

Al primo posto, c’è il rapporto UOMO-AMBIENTE. Un rapporto in grave sofferenza, con l’UOMO viralmente untore, causa di danni gravissimi, irreparabili e sempre più dal Futuro Negato.

Il genere umano, come la natura, è tragicamente ammalato di UOMO. Che Fare? Cambiare, per non morire! Cambiare, per non farsi negare al Futuro che va cancellando l’UOMO, non più tutelato.

L’UOMO costretto a vivere, circondato da ambiente malato e da una difesa del DIRITTO ALLA SALUTE e quindi alla VITA, sempre meno garantita. Resurrezione e rinascita sono parole magiche che certamente non produrranno i loro buoni effetti per sola attesa miracolistica. Occorrono e da subito, percorsi di umanità nuova. Di umanità da “NUOVO UMANESIMO”. Trattasi di attese possibili che, stando con i piedi per terra, devono avere le gambe per camminare. Che devono avere umanità nuova, con la politica in testa, capace di svolgere il ruolo guida del cambiamento umano utile al presente e saggia risorsa di Futuro, per un Mondo fatto di nuova umanità, libera dal morbo virale della disumanità sempre più parte di NOI, uomini tristi che non sappiamo volerci bene ed ancora meno, sappiamo volere bene al Mondo, con il Pianeta Terra, gravemente ammalata di UOMO.

Partiamo da Noi. Partiamo da NOI Italia ammalata e confusa, per cambiare saggiamente le cose italiane e del Mondo, sempre più prossime alla catastrofe che l’UOMO della TERRA, partendo da NOI, si va tristemente regalando, cancellandosi al Futuro.