San Giovanni Rotondo: morto a 91 anni Padre Marciano Morra, testimonial di San Pio

Rita Occidente Lupo

S’è spento lentamente, a 91 anni, fra Marciano da Monteleone di Puglia (al secolo Ferdinando Morra), dopo 66 anni di sacerdozio,  avendo vissuto con Padre Pio. Numerose le sue pubblicazioni e l’apostolato nel mondo  per diffondere la conoscenza del Santo e attraverso i mezzi di comunicazione. Aveva accolto Papa Giovanni Paolo II in visita pastorale a San Giovanni Rotondo e Madre Teresa di Calcutta. Come segretario generale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio, dal 1995 al 2013, nel 2002 aveva incontrato a Buenos Aires il cardinale Jorge Mario Bergoglio, desideroso di conoscere meglio la figura del Santo cappuccino. Fra Marciano conobbe Padre Pio durante una gita a San Giovanni Rotondo, organizzata per gli studenti al termine del ginnasio, prima di iniziare il noviziato. Il ricordo di quei giorni: «Di Padre Pio l’impressione che ebbi fu di un papà ma, ancor di più, di un nonno.

Un giorno egli si intratteneva con noi, quando si trovò a passare l’economo del convento, al quale il Confratello stigmatizzato, riferendosi a noi fratini, disse: “Mi raccomando, falli mangiare bene, perché questa è carne che cresce”. Infatti, solo da qualche anno era terminata la guerra e non si “guazzava” nell’abbondanza». Tra gli episodi che lo hanno legato al Santo, raccontava la guarigione di suo padre, che andò a trovare il figlio a San Giovanni Rotondo dopo essere stato dimesso dall’ospedale senza grandi speranze: «Aveva un tumore ai polmoni e i medici gli avevano dato poco da vivere. Padre Pio lo guardò fisso, poi lo prese per il bavero della giacca e con l’altra mano iniziò a tirargli dei pugni sul petto dicendo: E chi te l’ha detto che tu stai malato? Tu stai bene! Stai bene!”.

E subito dopo: “Ora ti saluto. Arrivederci!” Disse proprio così: “Arrivederci”. Non capii subito cosa volesse dire, ma lo compresi in seguito. Il mio papà aveva i giorni contati e invece guarì e incontrò ancora Padre Pio. Ci lasciò quindici anni dopo per un’altra malattia». Da oltre cinque anni fra Marciano era in cura per una grave forma di leucemia, che però non aveva interrotto la continuità del suo apostolato. Anche dopo il riacutizzarsi della malattia, tornò a celebrare la Messa pubblicamente, a confessare, a catechizzare. Il coronavirus lo ha costretto a due ricoveri in ospedale ma nonostante la guarigione dal covid, il suo corpo ha subito un progressivo decadimento, che le cure mediche non sono riuscite ad arginare. I funerali saranno celebrati domani, alle ore 11,30, nel santuario di Santa Maria delle Grazie e trasmessi in diretta su Padre Pio Tv.

Ripropongo una mia intervista telefonica che gli feci in pieno lockdown il 1 Aprile 2020, Ecco la sua risposta a tanti dubbi sull’origine della pandemia

Padre Pio era il Santo della gioia- commenta Padre Marciano Morra, frate Cappuccino a San Giovanni Rotondo, che a 90 primavere compiute è sempre molto lucido nel raccontare aneddoti, che lo videro accanto al Santo per circa vent’anni.- Padre Pio era sì burbero, ma per il bene delle anime. Sempre propenso a mostrare l’amore di Dio per la creatura: un Padre caritatevole che non lesina misericordia. L’attuale epidemia non dobbiamo intenderla come un segnale divino: un castigo. E’ l’uomo che col suo andare nel mondo, non come il Creatore vuole, si ritrova a dover fare i conti con la natura e quanto lo circonda in maniera letale. Quante volte anche Papa Francesco ha invitato a rispettare e tutelare l’ambiente, suggerendo ai popoli d’ essere costruttori di un progresso scientifico in modo salutare. Dio ha dato all’uomo tanti talenti, tra i quali il discernimento, che dev’essere impiegato per promuovere il bene sociale. E sembra quasi dir, dietro questa pandemia, di creare intese pacifiste globali, di abolire ogni belligerante intento. L’uomo sta distruggendo il Pianeta, con la sua scienza non finalizzata alla promozione umana. E poi vogliamo attribuire a Dio quelli che sono gli errori nostri? Lui  vuole la nostra serenità! Se ricordo i tanti sacrifici di Padre Pio nella realizzazione dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, per il bene degl’infermi! Senza dubbio la pandemia attuale ci crea disorientamento, in poco tempo sono state rovesciate le sorti del mondo intero e l’uomo ha avuto occasione per sperimentare la sua caducità. Da tale evento quindi, il proposito di proseguire per una vita all’insegna di quegli autentici valori spirituali, che appagano in toto anche la dimensione umana!”