Mercato San Severino: Movimento Civico Sanseverinese “Passo indietro di 20 anni, Regione e Comune mettono in pericolo nostra salute!”

“Abbiamo scritto al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa per chiedergli di intervenire a difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini di Mercato S.Severino”:

E’ quanto afferma Giovanni Romano – coordinatore del Movimento Civico Sanseverinese alla notizia che l’11 gennaio la gestione dell’impianto di depurazione sito a Costa di Mercato S.Severino sarà separata dalla gestione dell’impianto di Solofra e sarà affidata alla GORI, gestore del ciclo integrato delle acque nell’Ambito Territoriale Sarnese-Vesuviano di cui la Mercato S.Severino fa parte.

“Per volere della Regione Campania e con il silenzio-assenso dell’Amministrazione Comunale (sempre più assopita pronta ad “obbedire” agli ordini della Regione di centrosinistra) – prosegue Giovanni Romano – faremo un passo indietro di oltre vent’anni.

L’impianto di depurazione biologico di Mercato S.Severino è la parte terminale di un sistema depurativo UNICO composto dall’impianto di depurazione chimico-fisico di Solofra, dalla rete fognaria dell’area industriale di Solofra e dai collettori che portano gli scarichi fognari di ben sei Comuni, oltre a Mercato S.Severino, a Costa (Forino, Solofra, Montoro, Bracigliano, Calvanico e Fisciano).

L’impianto di Solofra non riesce a depurare a norma di legge le acque industriali della lavorazione conciaria a causa delle elevatissime concentrazioni di sostanze tossiche e nocive e, per legge, lo scarico del depuratore non può essere immesso direttamente nel torrente Solofrana, ma deve necessariamente arrivare a Mercato S.Severino per completare la depurazione.

Negli anni Ottanta la gestione dell’impianto di Solofra era stata affidata agli stessi autori dell’inquinamento, cioè ai conciari e la Comunità Sanseverinese è stata costretta a subire le conseguenze degli scarichi industriali e civili abusivi nella Solofrana cui si aggiungevano gli scarichi non depurati a norma di legge dell’impianto di Solofra.

Parafrasando un vecchio proverbio, la “politica” aveva deciso di… affidare le pecore alla custodia del lupo!

Infatti, per legge i conciari devono pagare una tariffa per conferire le acque di scarico delle loro industrie nel depuratore per poter coprire i costi della depurazione e la tariffa varia in ragione della quantità e della pericolosità delle sostanze chimiche inquinanti.

In mancanza di controlli, è chiaro che diviene più agevole cedere alla tentazione di inviare al depuratore meno acque di scarico (sversandole nella Solofrana) per pagare una tariffa più bassa e per “risparmiare” sui costi di gestione dell’impianto.

E’ del tutto evidente che, per essere sicuri che l’impianto di valle (Mercato S.Severino) funzioni bene è necessario che la gestione di quello posto a monte (Solofra) deve essere affidata allo stesso soggetto in modo da evitare definitivamente i pietosi rimpalli di responsabilità i cui effetti sono stati pagati dalle Comunità di Montoro e di S.Severino.

La gestione unica degli impianti e delle reti fognarie industriali e civili è l’unico strumento per intervenire rapidamente in caso di malfunzionamenti a monte, per scongiurare sversamenti abusivi di sostanze tossiche nei collettori e nella Solofrana e per avere la certezza che l’impianto di Mercato S.Severino funzioni bene.

Infatti, solo la gestione unica consente di sapere a chi ricondurre le responsabilità per i danni causati da una eventuale cattiva gestione dei due impianti e i sanseverinesi hanno diritto di avere questa garanzia anche in considerazione dei problemi che il depuratore di Costa ha causato negli ultimi tre anni (al momento è ancora sottoposto a sequestro giudiziario).

Ci sono voluti vent’anni di lotte da parte dei cittadini riuniti nel Comitato di Costa per ottenere la gestione unica iniziata nel maggio del 1999.

Adesso, per volere della Regione Campania e per uno squallido calcolo di convenienza politica e di promesse elettorali, la gestione si separa nuovamente.

L’affidamento alla GORI del solo impianto di Mercato S.Severino è il primo passo per riaffidare nuovamente la gestione dell’impianto di Solofra al Consorzio che riunisce gli industriali conciari.

Come potrà la GORI controllare che lo scarico dell’impianto di Solofra sia regolare?

Come potrà intervenire sui malfunzionamenti dell’impianto di monte se il gestore sarà diverso?

Chi controllerà la regolarità degli scarichi nella rete fognaria dell’agglomerato industriale di Solofra?

Se dall’impianto di Solofra arriverà uno scarico irregolare in grado di compromettere la funzionalità dell’impianto di Costa, di chi sarà la responsabilità?

Dall’Amministrazione Comunale nessuna protesta, nessuna richiesta così come conferma il verbale dell’ultimo incontro avvenuto il 10 settembre.

Completamente cancellata la memoria delle lotte e dei sacrifici della nostra Comunità per far posto ad una colpevole e irresponsabile acquiescenza ai voleri della Regione e dei politici di centrosinistra che negli ultimi anni sono i veri “padroni” della nostra Città.

Abbiamo informato il Ministro dell’Ambiente di quanto sta accadendo confidando sulla sua sensibilità e sull’attenzione che sta dedicando al grave problema del disinquinamento del fiume Sarno nel quale sfocia la Solofrana e arrivano le acque del depuratore di Costa.

Ci batteremo chiamando a raccolta i nostri cittadini per evitare che, ancora una volta, la nostra sicurezza e la nostra salute sia messa in pericolo dall’incapacità e dall’insipienza di chi ci amministra”.