Proverbi Africani: l’appropriazione indebita dei beni altrui, il furto

Padre Oliviero Ferro

Atto disonesto più disonorante, il furto è considerato come il fine immorale più distruttivo della personalità dell’individuo e della sua comunità. Il ladro, elemento malizioso, ingenuo, cattivo, è più spinto dall’istinto di conservazione e di grandezza che dal buon senso. Ciò che guadagna dai suoi disonesti atti non porta mai durevole felicità. Anzi, una persona effettivamente ladra è esposta ad una vita assai misera e breve. Ecco i proverbi. “Dove la gallina ha grattato a lungo, vi lascia qualche piuma” (Tutsi, Rwanda)(il ladro è talmente ingenuo che ignora che i suoi comportamenti lasciano sempre qualche traccia). “Chi mangia troppo, vomiterà” (Batabwa, Congo RDC) (un ladro diventato ricco, non saprà mai gestire bene quei beni disonestamente ottenuti).

“Il cane scappato da un pericolo, un fischietto non lo fa più tornare” (Peul, Cameroun) (si dice di un ladro che dopo essere evaso dal carcere, non vuole più lasciarsi prendere). “Il ladro è un cane, paga con la propria testa” (Basuto, Lesotho) (il ladro è una persona molto maliziosa). “Il ladro è quello che si sorprende, rubando” (Basuto, Lesotho) (si accusa di furto colui che è preso in flagrante delitto). “Il ladro non ha la barba sul naso” (Ewè, Togo) (il ladro è una persona che assomiglia ai comuni mortali. Non è un personaggio speciale tale da distinguersi dalle persone normali, oneste). “Il cane non circola vicino al posto dove ha nascosto qualche cosa” (Serere, Senegal) (ogni movimento di una persona reputata ladra, provoca sempre sospetti). “Un maiale non può trattenersi di fronte a una carota di manioca” (Ewondo, Cameroun) (esistono tentazioni talmente forti che l’uomo si sente obbligato a commettere un furto). “Al bene di un altro, è meglio fissare gli occhi e non i denti” (Attiè, Costa d’Avorio) (evitare ogni atteggiamento sospetto di furto). “Il grande granaio sa mantenere i segreti della sontuosa casa di un ladro” (Merina, Madagascar) (è molto difficile sospettare il ricco di furto).

Qualche proverbio swahili. “Vitu vya nyumbani vinajulikana na panya; basi, “kabemba”, anayepita juu ataweza kujua vilivyomo nyumbani?” (il topo conosce i mobili della casa. Come lo sparviero “kabemba” che passa nell’aria, potrà conoscerli? Bisogna cercare il ladro tra quelli che frequentano la casa). “Aliyepeleka mkono kutamaliki si kazi” (dal fare man bassa su un oggetto a dichiararsene il padrone non passa molto tempo. Cioè si parla di qualcuno che allunga le mani sull’oggetto e ne diventa presto padrone). “Mwivi (mwizi) hushikwa na mwivi mwenziwe” (il ladro è preso da un altro ladro). Concludiamo con alcuni proverbi dei Warega del Congo RDC, attraverso la loro corda della saggezza. Viene sospeso un guscio di arachide. “Il rumore del guscio: non si possono masticare delle arachidi di nascosto” (di notte, ad esempio, capita che qualcuno, avendo trovato delle arachidi, cerca di mangiarle da solo nel suo angolo.

Ma il rumore che fanno i gusci rompendosi, lo denunciano subito e il goloso è preso sul fatto. Non fare niente di nascosto, non fare mai niente che non posso essere visto da tutti, senza che tu perda la reputazione, la faccia, perché ci sono degli occhi dappertutto e, presto o tardi, le cose che tu credi segrete, saranno svelate. Se capitano dei furti nel villaggio, osserva bene le persone: presto o tardi, il ladro si servirà di quello che ha rubato (per vestirsi, per bere, per fare un dono, per vantarsi, per comperare un oggetto che va al di là delle sue possibilità): allora, lo prenderai, lo beccherai).