Pubblicato libro-intervista di don Stanzione su eremita esorcista padre Angelico Maria Moccia

Padre Angelico Maria Moccia, sacerdote francescano ed ex esorcista del santuario di Pompei, rettore dell’Eremo di San Michele, Monte Sant’Angelo (diocesi di Pozzuoli), risponde alle domande di don Marcello Stanzione, svelando a quale momento di questo tempo è giunta la lotta tra il bene e il male.

 

Sono Padre Angelico, un eremita del Dio degli eserciti, sacerdote francescano, rispondo a quanto segue e scrivo per una sola ragione, la Gloria di Dio e per svelare il tempo in cui viviamo e a quale momento di questo tempo è giunta la lotta tra il bene e il male, tra San Michele e il drago, da quell’inizio che scoppiò la guerra in cielo: che vide Michele e i suoi angeli che combattevano contro il drago (Ap12,7). Tanti calendari di anni delle civiltà antiche e di regni dei re hanno preceduto quest’era che parte dal giorno in cui venne al mondo il Figlio di Dio, ma determinare il tempo esatto in cui viviamo oggi non è facile. Basti solo pensare all’errore di calcolo del monaco Dionigi del V secolo per la nascita di Cristo, per capire che la data in cui viviamo non è esatta, e di come la storia non misuri tutto il tempo dell’esistenza dell’uomo, perché essa è anche la sommazione cronologica di tutti i calendari dei regni dei re e degli imperi che si sono susseguiti e che finisce con la preistoria dove non c’è più la segnalazione e la misurazione del tempo da parte dell’uomo.

Non è così ovvio determinare questo tempo in cui viviamo e determinarlo significa possedere la misurazione da parte dell’uomo di tutto il tempo trascorso dal primo all’ultimo uomo di oggi, cioè misurare da un inizio a una fine. Così non è facile risalire al tempo in cui scoppiò la guerra nel cielo tra San Michele e il dragone e tantomeno determinare il tempo in cui oggi essa è giunta, perché bisogna misurare il tempo da un inizio a una fine. Tuttavia, anche se non è facile, io voglio farlo all’unico scopo della Gloria di Dio e far conoscere, questo mondo di luce e di tenebre a quale momento storico della lotta tra il bene e il male, tra San Michele contro il drago, è arrivato, infatti quella guerra dell’inizio si è spostata sulla terra cf Ap12,7-10 perché com’è scritto: “il drago con i suoi angeli non prevalsero e non ci fu più posto per loro in cielo”.

Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana fu precipitato sulla terra dove la seduce e dove continua a combattere con i suoi satelliti contro San Michele e i suoi satelliti nella testa di ogni uomo, perché è lì, nel cervello degli uomini che essi operano per spingere al peccato e condurli alla perdizione finale. Del resto lo afferma anche Gesù che il diavolo e lì nel cervello quando voltandosi a Pietro gli disse: “Lungi da me satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!” Mt16,23: Ora il demonio non risiede nell’anima, ma in tutto il corpo dell’uomo, e nel cervello ha il suo avamposto militare per dirigere i suoi attacchi contro colui che è fatto a immagine e somiglianza di Dio, invece nell’anima dimora solo Dio, dove dal sacrario della coscienza che è la parte più intima dell’anima che si trova nel cuore cf Es7,1-5, egli parla all’uomo attraverso l’ Angelo Custode che dimora in esso come è scritto: “Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori…” Ef3,17, cosicché si comprenda la ragione del perché il diavolo non trova posto nell’anima e nel cuore dell’uomo, perché in essa più che mai risiede Dio, “Se uno mi ama”, dice:” Io e il Padre verremo a Lui e dimoreremo in lui”. E poiché egli vuole che tutti si salvino in ogni cuore ha posto un angelo custode e dove vi sono gli angeli ivi è Dio.

Basti pensare per questa verità di fede a quanto è detto in Mt18,9-10: “Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che il loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli”. Dove dunque vi sono gli angeli degli uomini ivi è Dio.

La guerra che scoppiò in quell’inizio del tempo si è spostata sulla terra e primariamente nel cervello dell’uomo. Da qui si può capire poi il confine tra la psichiatria e la possessione diabolica, tra la malattia organica e la spirituale: è la par condicio nella mente di ogni uomo tra il diavolo e l’angelo custode (cf San Giovanni della Croce in “Salita al monte Carmelo”), pur sempre nel rispetto dovuto al libero arbitrio dell’uomo.