Mercato San Severino: amministrative, ballottaggio Bennet-Somma

Vincenzo Bennet ed Anotnio Somma al ballottaggio il 25 giugno. Il candidato del centro sinistra non è riuscito a vincere al primo turno per 500 voti, mentre Somma s’è piazzato al turno di ballottaggio, scalzando le  liste dell’ex sindaco Romano e del Movimento 5 Stelle.  Ancora due settimane per poter plaudire al  futuro sindaco, che raggiungerà Paalazzo di Città dopo una campagna elettorale anomala, come definito da tanti. Enzo Bennet, dato per favorito alla vigilia, non è riuscito a vincere al primo turno per poco più di 500 voti. Al  candidato del centro sinistra  sono andati 6538 voti che rappresentato il 47,98% del totale. Andranno quindi al ballottaggio lui e Antonio Somma, che ha  ottenuto con 3994 voti il 29,30% delle preferenze. Risultato deludente invece per  il successore dell’ex sindaco Giovanni Romano, Angelo Zampoli ha ottenuto 1764 voti ossia il 12,94% delle preferenze. Ultima la grillina Anna Lucia Grimaldi che riceve 1337 preferenze, il 9,81%. Altro dato interessante è stato il calo dell’affluenza, mentre alle scorse amministrative del 25 maggio 2014 alle ore 23:00 l’affluenza era stata del 79,58%, quest’anno invece alla chiusura dei seggi si era recato a votare il 74,31% degli aventi diritto al voto, ossia 14 164 su 19.056 elettori (ndr nelle ultime elezioni pero oltre alle comunali si votava anche per le europee). Scrutinio che si è prolungato fino alla tarda mattinata di ieri, più che per schede contestate le sedi dei partiti si lamentavano di un’eccessiva lentezza proprio degli scrutatori e dei presidenti di seggio. La sezione n 4 (una delle 6 del capoluogo) ha deciso di chiudere le porte, qualche disagio l’ha provocato anche l’accorpamento della sezione n12 della frazione di Acquarola a quella di Sant’Angelo dove quindi c’è stato un sovraffollamento di persone. Risultato quelle dell’urne che stupisce ma non più di tanto, mentre all’inizio di questa campagna Bennet sembrava destinato ad una facile vittoria, la sfida delle piazze aveva dimostrato un Somma in netta ripresa. Bennet nel suo comizio finale (dove era intervenuto anche Fulvio Bonavitacola, VicePresidente della Regione Campania) aveva infatti riempito Piazza Ettore Imperio. Ma Antonio Somma aveva risposto con una piazza Sant’Antonio gremita fino all’orlo. Il centro sinistra ha pero ottenuto comunque la maggioranza (il 54,72%) con le sue 3 liste, San Severino Democratica ha avuto il 20,82% (2.714 voti),  Cittadini Moderati il 20,19% (2.632 voti)e  per San Severino il 13,71% (1.788 voti). Spettano quindi al centro sinistra ben 10 consiglieri, 4 i consiglieri per  Somma, le sue due liste hanno preso in totale 3319 voti, il 25,45%. Nello specifico Città Prima e Libera ha preso il 13,58% (1.771 voti) mentre  Insieme per la Città ha ottenuto l’11,87% (1.548 voti). Entrano in consiglio Angelo Zampoli e Anna Lucia Grimaldi. Nel caso di vittoria al ballottaggio di Enzo Bennet, le prime due liste del commercialista prenderebbero quindi 4 consiglieri ciascuna, 2 consiglieri, invece, andrebbero alla terza lista. I consiglieri sarebbero quindi per la lista San Severino Democratica:  Iannone Fabio (che con  741 voti è il primo della lista), Michela Amoroso (figlia dell’ex consigliere Francesco Amoroso che ha preso 464 preferenze),  Il dottor Antonio Basile (441 voti) e Carlo Guadagno (con 426 preferenze).  Entrerebbero in consiglio per la lista Cittadini Moderati : Gerardo Figliamondi (646 voti), Luigi Lupone (498 voti), Enza Cavaliere(494 voti) e Rosa Ascolese (417 voti).  Nella terza lista invece riuscirebbero ad entrare in consiglio Felice De Santis (315 voti) e Rosario Bisogno (283 voti) che ha superato la prima dei non eletti Maria Pia Arcangelo di sole 12 lunghezze.Se invece al ballottaggio dovesse vincere Somma, entrerebbero in consiglio per Città prima e libera Eliana  Landi (452 voti) e Gaetano De Santis (366 voti) mentre nella lista Insieme per la città entrano Giuseppe Albano (430 voti) e Erminio Della Corte (371 voti). In caso di vittoria Somma si troverebbe davanti un consiglio comunale con 12 consiglieri di opposizione (i  10 del centro sinistra più Zampoli e il movimento 5 Stelle) su 16. Una situazione di totale ingovernabilità e gestione che potrebbe portare allo scioglimento del comune, al suo commissariamento e ad un nuovo voto nel giro di poco tempo. Anche ovviamente in caso di alleanza con gli altri due partiti di minoranza non riuscirebbe comunque ad avere una maggioranza tale da potergli consentire di governare a meno di un patto di larghe intese con il Pd di Enzo Bennet.