Come cambia il mondo: i Partiti sempre più senz’anima, solo macchine di potere

Giuseppe Lembo

 L’Europa e soprattutto l’Italia dei partiti, tradizionalmente intesi, sono sempre più delle scatole vuote. Contenitori vuoti, sono senz’anima e senza la forza di quello spirito valoriale di insieme, una costante ed una caratteristica che, da sempre ne ha rappresentato la loro anima viva e fortemente protagonista, nella quotidiana presenza politica in mezzo alla gente; un “fare politica” per la gente e con il consenso della gente. C’è, in giro, purtroppo e sempre più, un grande mercimonio; un grande mercimonio di uno scambio del “tu dai una cosa a me ed io una cosa a te”. Così facendo, non siamo uomini liberi; c’è, sulle nostre teste una devastante spada di Damocle che opprime, cancellando il saggio rapporto dei diritti e dei doveri e di un fare umano responsabile che non sia più oltre, con grave danno per tutti, un immondezzaio, ma che ci permetta di tenere sempre la schiena diritta e la testa alta, così come è giusto che sia, in un mondo civile e democratico; in un mondo dal saggio rispetto degli uni per gli altri; degli uni per gli altri, in quanto uomini. In quanto uomini della Terra che, per farli sentire “cittadini”, “cittadini liberi”, bisogna conservarne, prima di tutto, la loro dignità umana, senza la quale, ovunque anche nel mondo che cambia non c’è, né ci può essere, saggia umanità; non c’è e non può assolutamente esserci libertà. Occorre riconsiderarsi e riconsiderare il mondo! Per questo importante obiettivo, basta con la politica mercimonio! Occorre una nuova condizione umana; una condizione umanamente libera. Occorre ritrovarsi uniti; uniti sui sacri principi dei diritti e dei doveri. Occorre il sacro e saggio rispetto umano dell’uno per l’altro. Tanto, è necessario al futuro; tanto, è assolutamente necessario al futuro del mondo ed in modo umanamente particolare, al futuro italiano. L’Italia è un Paese che si nega al futuro, facendosi male. Tanto, per la diffusa indifferenza umana. Il nostro è un Paese senza dialogo; senza confronto, senza idee condivise, senza umana solidarietà d’insieme. In queste condizioni di umanità senza rete e senza condivisione, mi viene da definirlo un Paese “sgarrupato”; un Paese senz’anima che, facendosi male, si nega maledettamente al futuro. Sono le condizioni di un Paese che, avvitato su se stesso, vive di presente e non sa preoccuparsi del futuro, trovando le necessarie soluzioni di vita possibile ad un mondo giovanile, purtroppo, gravemente indifferente a chi governando all’insegna del “tutto va bene”, ne aveva e ne ha sempre più cancellato i percorsi, fingendone la non esistenza. Ma non era questo e tanto meno lo è, il saggio ed umanamente giusto fare italiano. Chi governa, non sapendo pensare al futuro, verso cui si manifesta indifferente, è un perdente; è un pericoloso e grave perdente che, entro breve, così come è successo da Noi, è chiamato a pagare il conto, frutto delle proprie responsabilità per un governo ispirato a falsi principi valoriali e ad un fare assolutamente sbagliato. La crisi lacerante che ha fortemente colpito l’Italia ed in qualche modo l’Europa e l’Occidente più in generale, è prevalentemente economica; ma a ruota segue come causa ed effetto, una grave crisi politica e di valori condivisi. Politicamente, la sinistra, con la grave crisi all’interno di un mondo operaio fortemente dismesso, si è vista cancellare la sua base elettorale e di lotta politica; la sinistra senza la propria anima operaia, ha cambiato cammin facendo, diventando sempre più una forza di potere; con Matteo Renzi Segretario di una sinistra senz’anima e di un Parlamento tra l’altro, in modo anomalo determinato e voluto per soli inciuci di palazzo, senza passare per il voto popolare, ha pensato di assumere su di sé il ruolo assolutamente poco democratico dell’uomo solo al comando. Un’esperienza italiana poco esaltante e soprattutto poco utile agli italiani che hanno visto crescere a loro danno la crisi economica, con una altrettanto grave crescita delle condizioni di povertà del Paese ed al suo interno di un mondo giovanile, politicamente indifferente al potere italiano, diventando e sempre più, un mondo dal futuro negato. Tanto è successo nel nostro tradito Paese, dove una grave dismissione degenerativa ci ha resi responsabilmente complici di un fare politico paludoso e quasi del tutto spento anche su cose di vitale importanza cercandosi furbescamente gli spazi prima possibile, di una maledetta sopravvivenza di comodo e così facendo manifestandosi indifferente a tutto quello che gli gira attorno ed in modo grave ed allarmante per le complesse problematiche del mondo giovanile, del tutto indifferente al potere della sinistra italiana,  considerate cose italiane da “non sono fatti nostri”. Gli italiani sono stanchi, veramente stanchi di subire il renzismo padrone; contro il Renzi dal potere unico, si sono espressi con determinazione, facendo vincere lo schieramento del No con un risultato, assolutamente difficile da prevedere, del 60 per cento circa per il No contro il 40 per cento circa per il SI a favore dello stravolgimento renziano, della Costituzione, una Carta dei valori e dell’appartenenza, di tutti gli italiani che, così votando, nel silenzio delle urne hanno lanciato un segnale forte ed importante da ben considerare per il futuro italiano; per il “nuovo italiano” di cui gli italiani sono l’anima viva e devono esserne i grandi protagonisti.