Italia al voto!

di Rita Occidente Lupo

Italiani al voto, per un referendum costituzionale che cambierà lo status quo del Paese o lascerà tutto allo stato attuale. Non un’elezione proporzionale, in cui occorre raggiungere il quorum per la sua efficacia. Sarà la maggioranza dei Si o dei No a dettar legge. Dalle ore 7,00 alle ore 23,00, urne aperte anche per le zone terremotate, attrezzate a poter raccogliere il consenso popolare anche in aree più sicure e meno traballanti. Per molti, un’incognita sia la partecipazione alle urne, che la comprensione farraginosa del testo, alquanto articolato: superamento del bicameralismo paritario, riduzione numero dei parlamentari, contenimento costi di funzionamento delle istituzioni, soppressione del CNEL e revisione del titolo V della parte II della Costituzione, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016. Alle urne, l’ardua sentenza! Lo spoglio inizierà a chiusura dei seggi, dopo il regolare accertamento del numero dei votanti. Al di là dei sondaggi, che nei giorni scorsi hanno azzardato vittoria dell’uno o dell’altro fronte, con accese tribune politiche, nel corso delle quali i leader dei vari schieramenti politici hanno cercato soprattutto d’invogliare i più distratti, all’esercizio del proprio mandato popolare, resta tutto in fieri e non chiaro. Un po’ perché l’astensionismo, che da qualche anno mostra sempre più la sfiducia civica nei confronti della politica, potrebbe ancora una volta palesare un consenso stringato, un po’ perché sembra a molti piuttosto complicato credere all’una o all’altra sponda. Al momento, non resta altro che attendere la chiusura serale e le prime ore di lunedì, per poter proferir sentenze!