Fisciano: Referendum, Giovanni Sessa commenta

Andare a votare a questo referendum è una delle poche occasione che ci resta per esercitare il nostro diritto di elettore considerato che dopo le Province ci vogliono togliere anche il Senato. Il Presidente Renzi, con questo referendum sta preparando un golpe perché se dovesse passare, con la vittoria del “SI”, basterebbe avere il 50% più una delle tessere del partito di maggioranza relativa del Paese per poter decidere su tutto, altro che dittatura. Votare NO alle modifiche della costituzione perché queste peggiorano e non migliorano, e poi anche per dire NO ad un governo abusivo che fa solo proclami e propaganda ma niente di concreto. Alcuni esempi: vedi la farsa di Equitalia con la quale si fa propaganda di eliminarla e di rottamare le cartelle e poi nel concreto le competenze passano all’Agenzia delle Entrate e i debiti bisogna pagarli con massimo 5 rate. Pubblicità e propaganda relativamente agli sgravi contributivi per le assunzioni che sono meno convenienti della ex legge 407. Un NO SECCO ad un governo che non ha fatto un provvedimento senza creare malcontenti, senza mortificare cittadini e categorie. Ha costretto perfino i commercialisti a scendere in piazza il 14 dicembre per provvedimenti aberranti. Un NO CONVINTO ad un governo che è contro le piccole e medie imprese, contro i pensionati e contro i redditi minimi e sempre più a favore dei grandi sistemi finanziari.