Eboli: Pd “Delocalizzazione Fonderie Pisano, inaccettabile apertura maggioranza”

Le Fonderie Pisano operano a Salerno, nell’ambito della produzione di ghisa di seconda fusione, attraverso uno stabilimento di circa 30.000 mq più depositi, e occupano all’incirca 120 unità lavorative. Numerosi cittadini ed esperti individuano in tale attività una fonte di inquinamento atmosferico a causa dei processi di lavorazione, con pesanti ricadute sulla salute pubblica. Non è semplice stabilire un diretto nesso causale  fra attività industriale e conseguente inquinamento ed incremento delle malattie tumorali ma il dato incontrovertibile è che le Fonderie Pisano, in ragione del superamento dei limiti di immissione in atmosfera di residui di lavorazione altamente inquinanti, attualmente sono sotto sequestro. Certo, è evidente che un nuovo impianto, realizzato con tecnologie moderne, avrebbe un minore impatto in termini di inquinamento. Tuttavia le attività siderurgiche, per loro natura, producono un sensibile effetto negativo sull’ambiente. Di tutto questo, non sentiamo francamente il bisogno, tanto più che il dislocamento di questa attività industriale non vedrebbe aumentare i livelli occupazionali nell’area interessata. Di fronte all’ambiguità della posizione dell’amministrazione comunale, che si risolve in una sostanziale apertura ad un rischio che il nostro territorio non può sopportare – dichiara Paola Massarelli, segretario cittadino del PD – siamo nettamente contrari ad ogni ipotesi di delocalizzazione di tale attività industriale ad Eboli. Invitiamo l’amministrazione Cariello a concentrarsi, piuttosto, sull’individuazione di strumenti per rilanciare l’agricoltura ed il turismo, per consentire uno sviluppo armonioso della nostra città, tutelando la salute pubblica e l’ambiente.