Bruxelles: olio tunisino, Caputo, approvati emendamenti correttivi, testo ritorna in consiglio UE

“Approvati due dei quattro emendamenti che avevamo presentato, ora il testo torna al Consiglio europeo. La questione pertanto si riapre ed i principali Paesi produttori del sud Europa potranno rinegoziare. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Parlamentare europeo del Pd – gruppo S&D a margine della seduta Plenaria del Parlamento europeo sulla proposta della Commissione Ue sull’incremento del contingente di olio tunisino destinato all’UE. La partita si riapre e l’Italia potrà far sentire la propria voce. – spiega ancora Caputo –  Se pure c’è la necessità di assistere l’economia tunisina in un momento di transizione economica, questo non deve avvenire a spese dei produttori di olio d’oliva italiani ed europei. Tra l’altro la proposta della Commissione europea potrebbe non avere alcun significativo effetto positivo sulla situazione economica della Tunisia.  Gli stessi produttori tunisini tramite “Le Forum Tunisien pour les Droits Economiques et Sociaux” (FTDES) e “l’Union générale tunisienne du travail” (UGTT), avevano espresso dubbi. Insomma la proposta della Commissione europea rappresenta solo un grave danno per l’olivicoltura italiana e del sud Europa. Con l’approvazione di questi emendamenti ora il testo passa al Consiglio europeo. La partita pertanto si riapre ed i principali Paesi produttori del sud Europa potranno rinegoziare. Infatti in attesa di tale decisione è stata rinviata l’altra votazione sull’accordo di libero scambio UE-TUNISIA. Non è  messo in discussione il supporto dell’Ue all’economia tunisina ma lo strumento chela Commissioneha deciso di adottare. L’UE deve in tutti i modi accompagnare il processo di democratizzazione della Tunisia ma a farne le spese non possono essere i nostri prodotti”.