Regione Campania: FdI su Consorzio Bonifica Integrale Sarno

Il Gruppo Consiliare Regionale di FDI condanna fermamente quanto sta avvenendo al Consorzio di Bonifica Integrale comprensorio Sarno per esclusiva responsabilità di una guida inadeguata e di cui ancora oggi attendiamo di conoscere i requisiti professionali e le consolidate esperienze gestionali che ne hanno motivato la nomina, considerato che il relativo Decreto di Nomina non è stato ancora sottoposto all’obbligato gradimento da parte del Consiglio Regionale a termini art. 48 Statuto Regionale. Ad oggi, infatti, il Consorzio di Bonifica Comprensorio Sarno è totalmente bloccato anche in ogni minima attività di competenza, il personale non è pagato, i mezzi bloccati. Non vi è dubbio alcuno che quanto sta accadendo è,però, solo frutto di una precisa strategia decisa a tavolino e finalizzata, da un lato, a destituire dall’incarico un Commissario scomodo – come era il Dott.Antonio Setaro- e, dall’altro lato, a garantire e proteggere la persistente e consistente evasione dei grandi debitori dell’Ente fra i quali si annoverala GORI SPA, vari Comuni del territorio e la stessa Regione Campania. Non si spiega altrimenti, infatti, perché gli Uffici Regionali competenti abbiano bloccato “l’adozione del Nuovo Piano di Classifica”, che avrebbe consentito e consentirebbe a decine di migliaia di cittadini inermi di essere esclusi dai ruoli di un tributo non più dovuto e di distribuire il carico tributario su decine di migliaia di altri cittadini oggi esonerati pur oggettivamente obbligati perché utilizzatori dei servizi consortili resi, e perché – di contra – non versano i circa 6 Mln di euro dovuti al Consorzio dei quali 2 Mln di euro liquidati il 29 Settembre 2015 ed ancora oggi non accreditati oppure perché non sostengono l’azione coattiva che il Consorzio ha avviato da tempo contro GORI SPA per il recupero dei canoni e degli importi dovuti, con decorrenza Gennaio 2008, che è debitrice di Milioni di euro per tributo dovuto relativamente ai circa 200 scarichi gestiti dei quali quasi cento, se non più, nemmeno autorizzati. Ancora, e non per ultimo poi, non è spiegabile altrimenti il perché si consente sempre a GORI SPA di non ottemperare nemmeno al pagamento dei canoni mensili per la gestione dei pozzi in Mercato San Severino per i quali, peraltro, addirittura il Consorzio sostiene l’onere mensile dei rilevanti consumi energetici o perché si consente ad ARCADIS di continuare a non considerare il Consorzio per lo svolgimento di attività perfettamente eseguibili e che oggi vengono affidate a Ditte esterne. A questi fatti documentati il Commissario attuale del Consorzio deve rispondere e per la risoluzione di queste problematiche deve quotidianamente operare astenendosi, nel frattempo, dal perseguire cittadini inermi per il mancato pagamento di un tributo che in molti casi non è dovuto perché residenti ed operanti in zone non più supportate da interventi consortili né ordinari né straordinari. Se tanto non è capace di fare oppure se tanto non può fare allora, anche considerando l’irregolarità del suo frettoloso insediamento nel ruolo, si faccia da parte e lasci campo libero a chi è più presente e più portato ad assumere decisioni gestionali concrete e fattive e a non assistere inerme a decisioni omissive altrove decise e perpetrate.