Mercato San Severino: settimana contadina

Anna Maria Noia

Proseguono con successo le attività della “Settimana dell’ospitalità contadina”, alla sua prima edizione. Un vero e proprio evento ludico e culturale per promuovere la conoscenza, il rispetto,  i valori della natura e della cultura rurale. L’intero ciclo di iniziative è stato voluto da quattro sodalizi del territorio irnino e sanseverinese, in collaborazione con Decrescita Felice di Salerno. Le associazioni di cui sopra sono: “Amici della terra”, “Cultura e natura”, “Alfonso Gatto” e “Asa”. L’unione dunque fa la forza, lo sostengono i responsabili delle quattro realtà – rispettivamente: Tonino Napoli, Giovanni Sessa, Luca Picarella e Giuseppe Saggese. Dopo altri appuntamenti precedenti, quella di sabato 9 maggio scorso è stata proprio una giornata clou, un’occasione indimenticabile e da non perdere. La full immersion tra usi e costumi dell’antica civiltà agreste, a contatto con l’ambiente circostante – sia ecologico che prettamente antropico – ha avuto inizio al mattino con la visita al castello della nobile e importante famiglia Sanseverino. Una passeggiata, una escursione ricca di stimoli e spunti storico culturali, con il contributo di valide guide ad animare il cammino tra i resti delle vestigia medievali.  L’interessante e proficua giornata ha preso il la al castello, tra i cui “spettatori” ci sono stati curiosi, appassionati e persino esponenti di “guerriglia garden”. Nei giorni trascorsi,  i momenti sono stati scanditi anche da “incursioni” ed esperienze didattiche ecologiche presso l’orto e giardino affidato alle associazioni per realizzare il progetto “Orti sinergici”, che comprende il sapiente utilizzo di bancali e cultivar appunto sinergici. Dopo aver osservato il maniero, simbolo della cittadina, ecco un memorabile pranzo “casereccio” in via Sibelluccia – presso la sede di “Amici della terra”. Tante pietanze tipiche e leccornie “a chilometro zero”, delle nostre terre, sono state offerte a circa un centinaio di persone presenti, tra cui gli allievi del liceo “Virgilio” – accompagnati dalla dirigente scolastica Luigia Trivisone e da alcuni insegnanti. Un assaggio di cibi definiti poveri ma ricchi di gusto, forse così chiamati in quanto comuni e reperibili dai nostri antenati più legati alla terra, ha deliziato il folto uditorio di commensali che ha avuto modo di apprezzare le tammorriate di un’associazione sangiorgese: “A tammorra e castielle”. Così, tra una portata e l’altra, tra pasta e piselli – cibo di primavera, con il riso oppure con la pasta più verso S. Marco, il 25 aprile – frittate, mascotte e dolci prelibati (fatti in casa), si è giunti al pomeriggio, ed è stato organizzato un convegno. Prima del pranzo, al quale hanno partecipato le classi IV E e V B, un emozionato Tonino Napoli si è sentito in dovere di ricordare un “grande” delle nostre zone, un amico di “Amici della terra” prematuramente scomparso nel 2014: Aldo Picarella, che contribuì alla fondazione del sodalizio “Gatto” di Curteri. In suo onore è stata consegnata una targa alla famiglia, rappresentata dalla moglie e dalla figlia Raffaella. Tra coloro che poi hanno detto la loro nel corso del dibattito, oltre a “quelli” di Decrescita Felice – con in testa Giacinto Chirichella e un orticultore salernitano che vive a Parma – anche i prof del “Virgilio”, a rimarcare l’aver preso parte al progetto – durato sei mesi – e Camilla Roberto, dell’associazione “Seeds of stars”, letteralmente: “Semi di stelle”. Un intervento interessante, con fondati riferimenti alla crisi della famiglia come istituzione, alla necessità di togliere i giovani dalla strada e al fatto che non esiste distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti: anche lo spinello non deve far sottovalutare il campanello di allarme che indica il bisogno di portare i tossicodipendenti in comunità affinché possano essere recuperati. Infine, una bella passeggiata in campagna per i prati di via Sibelluccia. Dopo un improvviso scroscio di pioggia, una breve “trubea” di maggio,  tutti sull’aia ad assaggiare pasta e fagioli.