Napoli: Coisp su manifestazione Black Bloc a Expo

La giornata di ieri  Primo Maggio 2015 , ha visto alla ribalta della cronaca nera, la devastazione di Milano ad opera dei famigerati Black Bloc, infiltratisi , come sempre accade, tra le frange di una manifestazione pacifica contro Expo 2015, che vedeva la sua  inaugurazione a pochi chilometri di distanza. Sul gravissimo episodio è intervenuto Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Regionale del Sindacato di Polizia Coisp, che ha così dichiarato: “ Il mio primo pensiero va agli 11 colleghi, 11 appartenenti al Comparto Sicurezza, che sono rimasti feriti nei gravissimi atti di devastazione che hanno visto come campo di battaglia, il centro di Milano. Anche oggi dobbiamo ringraziare il Signore e la preparazione delle donne e gli uomini del Comparto Sicurezza, se non c’è scappato il morto. Abbiamo assistito alla devastazione di una città, di una capitale europea colpevole solo di ospitare una manifestazione ad effetto mondiale, quale l’Expo 2015. Il termine che ho usato pur nella sua durezza, a stento rende l’idea di quello che poche centinaia di delinquenti siano riusciti a combinare; non a caso è proprio il titolo di reato contestato dai magistrati milanesi in cui riponiamo la massima fiducia per le indagini tese ad identificare gli autori . Abbiamo assistito – continua Raimondi – all’attuazione dei nuovi protocolli operativi voluti dal Governo italiano per limitare il contatti fisico e quindi i danni cosiddetti collaterali. I poliziotti e tutti gli appartenenti al comparto sicurezza impiegati in ordine pubblico hanno dimostrato altissimo senso del dovere nel porre a repentaglio la loro incolumità nonostante il lancio di ordigni esplosivi da parte dei Black Bloc; parallelamente hanno dimostrato enorme professionalità nell’evitare lo scontro fisico e quindi conseguenze inimmaginabili , e mi riferisco anche ai sicuri problemi di natura penale a cui sarebbero stati sottoposti. Abbiamo assistito però, e questo va considerato senza alcun dubbio, alle proteste dei cittadini milanesi, vittime sacrificali della violenza dei delinquenti mascherati, i quali a gran voce incitavano i poliziotti a colpire i balordi, addirittura a sparar loro , consegnarli all’ISIS; termini e frasi molto dure che però danno l’idea della rabbia   di persone che assistevano inermi alla devastazione della loro città, delle loro vetture, delle loro case.  Tutto ciò – conclude il leader regionale del Coisp – però mi induce ad una riflessione: i cittadini milanesi toccati nei loro beni ci chiedevano di intervenire con pugno duro , probabilmente però gli stessi , in caso di intervento deciso delle forze dell’ordine, con cariche ed altre misure coercitive, ci avrebbero tacciato di violenti, di torturatori…. Ebbene alla fine noi poveri poliziotti, come dobbiamo comportarci? In attesa di protocolli precisi da parte del Dipartimento, continueremo ad andare avanti in questo modo, con la speranza , e con l’aiuto di Dio, che non ci siano vittime!”