Regione: rifiuti, vertenza consorzi, Romano “Appello governo”

Così l’assessore all’Ambiente Giovanni Romano, al quale i dipendenti di tali enti hanno chiesto un incontro attraverso il deputato Marcello Taglialatela. “Facciamo appello al Governo – ha spiegato Romano – perché stiamo attendendo da un mese una risposta al progetto che abbiamo presentato per garantire il futuro lavorativo a queste persone. Ma non abbiamo avuto risposte.”La Regione si è impegnata a fondo per sbloccare la vicenda anche attraverso una serie di articoli nel disegno di legge sul riordino del servizio gestione rifiuti urbani in Campania. La proposta della Giunta è all’ esame della Commissione Ambiente del Consiglio regionale che lo licenzierà a breve. La proposta di legge prevede la salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori ed il loro ricollocamento nel ciclo di gestione. La legge, infatti, vieta ai Comuni di procedere a nuove assunzioni fino al completo assorbimento delle unità attualmente impegnate che saranno trasferite mediante passaggi di cantiere ai gestori. La nuova norma consente anche l’utilizzo di tali lavoratori per compiti di vigilanza ambientale e per la prevenzione del fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti. In accompagnamento alla legge abbiamo elaborato un progetto presentato al Governo che chiede finanziamenti per accompagnare il percorso di collocazione al lavoro che avverrà in tre anni. E’ un progetto dettagliato che garantisce il collocamento del personale dei consorzi al momento non utilmente impiegati per il rafforzamento della raccolta differenziata finalizzato all’osservanza degli obblighi di legge in materia nei 551 Comuni della Regione; la gestione e la vigilanza delle discariche post-operative e dei siti di stoccaggio provvisorio dei rifiuti; la gestione dei nuovi impianti in fase di realizzazione.“Al Governo abbiamo poi rappresentato il grave stato di disagio di lavoratori che attendono il pagamento delle spettanze arretrate dai liquidatori dei Consorzi di bacino e dai Comuni da circa un anno e mezzo.“Siamo solidali con i lavoratori e ne condividiamo timori e richieste, ma la Regione non può garantire il pagamento delle spettanze arretrate poiché gli enti creditori sono i Comuni. Abbiamo argomentato ampiamente che rispetto a queste legittime aspettative la Regione non può far nulla, ma sollecitare, e che solo un intervento straordinario governativo può avviare a soluzione il problema. Ma anche in questo caso attendiamo risposte”, ha concluso Romano.