Lucio Russo- un umanista prestato alla scienza pura

Giuseppe Lembo

Questo personaggio che ho avuto la fortuna di incontrare culturalmente attraverso l’interfaccia della sorella Marisa, è il professore Lucio Russo, uomo di scienza in quanto fisico, ma allo stesso tempo, un umanista convinto che fa della scienza la ragione prima della sua vita e che al di sopra di ogni inutile sospetto, si propone e propone l’unità del sapere universale, senza le inopportune, quanto dannose divisioni tra sapere umanistico e sapere scientifico, tra etica e scienza, tra fede e sapere scientifico. Il sapere è il sapere; tanto, così come ci insegna Lucio Russo, un fisico del nostro tempo conosciuto nel mondo; il sapere è la felice fusione dell’umano, del fare e della genialità della mente che elabora percorsi del pensiero e del sapere scientifico con riferimento alla cultura ed ai valori etico- umanistici di tutti i tempi. Per il prof. Lucio Russo, fuori dagli schemi degli uni separati dagli altri, degli scienziati in competizione libera con i filosofi e gli umanisti in genere, è il sapere che unisce le due realtà del pensiero del mondo, sempre più inopportunamente separate ed in competizione tra di loro, con posizioni spesso distanti l’una dall’altra ed inopportunamente anche in conflitto e non sempre utile, anzi dannoso, all’universalità del sapere. Lucio Russo con un po’ di orgoglio dell’appartenenza, mi è caro, prima di tutto per quello che è come pensatore, come studioso, come ricercatore, come scienziato, come geniale interprete di situazioni umane dimenticate, e del tutto indifferenti ai più; mi è ancora più caro perché è un cilentano di Castellabate che vive ed esercita la sua professione di Fisico all’Università di Roma Tor Vergata, impegnato a farsi valere in Italia e nel mondo per la genialità del suo pensiero. Lucio Russo è una persona veramente eccezionale; è un pensatore importante che, venendo nel Cilento, nel suo Cilento, la sua Terra, più e più volte ha calpestato, baciandole (come Luciano De Crescenzo) le pietre ancora parlanti del pensiero eleatico nella Terra sempre più abbandonata e violentata di Elea-Velia, dove Parmenide ed i suoi discepoli gettarono le importanti basi del pensiero dell’essere e dell’universalità dell’essere nella vita dell’uomo di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Una verità del sapere universale valida più che mai oggi, anche se dimenticata dai più, è cara al prof. Lucio Russo. Lucio Russo, senza spirito di compiacimento per sola piaggeria, è un pensatore veramente geniale. Per questo, parlando di lui e sono stati in tanti a parlarne, c’è il comune sentire di voci diverse, attenti a scoprire gli aspetti nascosti di uno scienziato che sa fondere e bene in sé la scienza con i valori propri dell’umanesimo, eliminando il conflitto di sempre che è duro a morire e lo si ritrova ancora come dannosa espressione di mondi inopportunamente separati. Lucio Russo oltre ai tanti miracoli del suo sapere in crescente movimento, ci ha regalato anche il superamento dei mondi separati. È lui più e meglio di altri che con equilibrata unità dell’anima del più nobile sentire umano e della scienza a cui da lungo tempo va dedicando tutte le sue migliori energie di pensatore e di studioso e ricercatore ostinatamente puntiglioso, dà del cammino della scienza un volto completamente nuovo; un volto umano, non freddo o distante e tanto meno devastante, ma parte intelligente di noi, del dentro di ciascuno di noi, anche se non tutti riescono a capire a fondo quello che veramente è per ciascun uomo della Terra, non più e solo arida materia, ma anche e soprattutto umanità, umanità profonda, come ci insegna il fare umanamente scientifico di Lucio Russo, un fare che, non a caso, fortemente legato al pensiero parmenideo dell’essere ed al conosci te stesso, una via del tutto dimenticata, una via abbandonata ed indifferente ai più, come la sua America dimenticata, da tanta parte degli uomini di una sempre più amara Terra, tutta presa ad apparire, ad autoconsumarsi consumando risorse importanti e sempre più esauribili, per cui, ad ogni eccesso e spreco dei tanti corrisponde inevitabilmente l’inevitabile mancanza per tanti altri che, oppressi dal bisogno, vengono al mondo senza alcuna possibilità di essere protagonisti di se stessi e di poter vivere in libertà e soprattutto in libertà dal bisogno. Non voglio rubare altro spazio all’amico Lucio Russo, il protagonista in questo mio percorso di pensiero, un percorso che non vuole essere assolutamente critico alla ricerca di verità che possono andare oltre le sue tante ed interessanti verità; mi piace scrivere del suo pensiero e del suo ruolo di scienziato, senza privarmi del piacere di un dialogo aperto tra amici, umanamente convinti che, nonostante tutto, ci possa essere un mondo nuovo anche per gli ultimi della Terra e per le tante diversità-ricchezze in cammino per le vie del mondo alla ricerca di nuove condizioni antropiche senza perdere niente della propria identità e della propria appartenenza. In questo nuovo cammino locale-globale è importante ed illuminante la guida antropologica e scientifica del sapere umano che può contribuire ad unire ciò che pretestuosamente si divide, pensando ad una scienza, ad un sapere ed a mondi tecnologicamente ed umanamente avanzati per il bene dell’uomo della Terra e non contro l’uomo della Terra. Lucio Russo, come pensatore, come scienziato, con la sua forte umanità sempre rivolta all’altro, è un umanista che sa di scienza; di scienza applicata ed utile all’uomo della Terra. Il prof. Russo, nei suoi libri compreso l’ultimo “L’America dimenticata”, porta argomenti intelligenti ed assolutamente convincenti per ribaltare la ricostruzione tradizionale della storia del nostro sapere. Tanto anche nel libro scoop L’America dimenticata, dove coraggiosamente si rende protagonista rivoluzionario di verità mai prima espresse nel panorama intellettuale italiano e del mondo. La tesi di Lucio Russo, una tesi che farà molto discutere, è quella della conoscenza dell’esistenza del Continente americano già in epoca ellenistica. L’America già conosciuta dai greci, viene assolutamente dimenticata. Una tesi rivoluzionaria quella di Lucio Russo; si tratta di un percorso scientificamente documentato che rende credibile la sua verità di un’America già conosciuta e .… poi dimenticata. Tralascio il contenuto scientifico che ha portato Lucio Russo a questo suo documentato pensiero che è in sé, una vera e propria verità da scoop. L’America conosciuta già in epoca ellenistica così come ci conferma il percorso verità che anima il libro di Lucio Russo, farà discutere e molto. Farà discutere, soprattutto, la comunità scientifica italiana e del mondo e forse ci dobbiamo preparare a cancellare qualche verità di troppo, come la scoperta dell’America del nostro Cristoforo Colombo, a cui oggi viene dedicata in tutta l’America la giornata del Columbus day. L’America dimenticata di Lucio Russo oltre al suo importante peso scientifico è una verità fortemente rivoluzionaria che costringerà a rivedere la storia ed a riscriverne tante pagine, come quelle degli ellenisti e del pensiero dell’essere parmenideo, patrimonio sconosciuto di un’America dimenticata che forse ci porterà a costruire un percorso nuovo; un percorso di verità scientifiche per cui va cancellato il Columbus day e va forse rottamata anche la conquista non conquista nel forse falso mito di Cristoforo Colombo, scopritore dell’America in secoli successivi.