Pontecagnano Faiano: Sica invita nuova giunta condivisione lavoro amministrativo

“Egregi Presidenti dei Gruppi Consiliari-dice il sindaco- il proficuo dibattito avviato in Consiglio Comunale, in considerazione dell’importante e difficile momento storico, richiede, come da Voi ampiamente condiviso, una responsabilità nuova, che sicuramente ci incoraggia ad uscire dagli schemi asfittici maggioranza/minoranza e governo/opposizione per intraprendere nuovi percorsi, pur nel pieno e legittimo rispetto dei ruoli che la Comunità ci ha riconosciuto. Una crisi inedita per vastità e complessità dei problemi sta, infatti, investendo il nostro Paese e, di conseguenza, la nostra Città. A criticità storiche, all’incapacità di un Paese di riformarsi e a Comunità che affrontano il futuro con vecchi riferimenti normativi che impediscono di guardare avanti con ottimismo, si sono affiancate emergenze sociali, ambientali, occupazionali, con nuove povertà, diffuso pessimismo, sfiducia verso la Politica e le Istituzioni. Le recenti Elezioni, nel nostro Comune come altrove, hanno evidenziato, a tal proposito, una certa distanza dei cittadini dalla Politica, a testimonianza di un malessere che cresce in modo esponenziale e si manifesta soprattutto con l’astensionismo. E’ un dato che merita un’attenta riflessione da parte di noi tutti. La crisi che stiamo vivendo è in realtà un “evento di rottura” rispetto al quale, come da Voi già evidenziato, non possiamo che rispondere con un impegno istituzionale orientato al dialogo e al confronto costruttivo per ricercare insieme e condividere le soluzioni alle emergenze dei cittadini. Il Consiglio Comunale, come organo istituzionale, assume il suo senso più alto solo come luogo di riflessione e apprendimento reciproco. Se tradisse questa vocazione, non sarebbe dissimile, infatti, da un qualsiasi luogo di aggregazione. L’Istituzione (secondo la migliore tradizione europea) è tale se è territorio di contatto e confronto pragmatico superando le barriere degli schieramenti; se è, nel contempo, rispettosa delle ispirazioni ideologiche senza esserne ostaggio. Il nuovo contesto, i tempi nuovi e i modelli di vita e culturali profondamente mutati evidenziano anche in Italia una crisi della “leadership tradizionale” basata sul conflitto e la contrapposizione a vantaggio di un Modello Partecipativo. Per i motivi suddetti e, tenendo conto della disponibilità già manifestata, mi auguro che da lunedì 29 luglio possa iniziare una nuova fase con un confronto propositivo finalizzato a ricercare insieme i contenuti, le forme e le modalità istituzionali per dare corpo alla collaborazione e partecipazione comune alla vita amministrativa della nostra Città. Come nella migliore cultura democratica, dobbiamo anche noi (sin dall’inizio della Consiliatura) considerare l’Assise Comunale non il luogo degli interessi ostili e opposti, ma il luogo deputato alla sintesi dell’interesse generale della Comunità. Intendo questo passaggio come un primo momento per definire insieme priorità programmatiche (Puc, Servizi sociali, Occupazione, Ambiente, Tares, Riqualificazione territoriale etc…), criticità da evidenziare, obiettivi da condividere, senza nulla togliere all’autonomia politica e all’orientamento ideale di ogni schieramento e senza intaccare la libertà di critica ed eventuale dissenso. E l’auspicio è che da questa collaborazione possa nascere una Consiliatura propositiva orientata a delineare il profilo futuro della nostra Città, che dovremo consegnare alle nuove generazioni più giusta, più organizzata, più viva e, soprattutto, più condivisa”.